1. Sempre avvolgente


    Data: 06/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... quasi dolorosa eppure piacevole. Altre mani le schiusero le cosce, le aprirono risalendone lungo l’interno con concentrici scarabocchi, sino a sfiorare le grandi labbra della fica per dischiuderle. Dita affusolate, minute, leggere che toccavano e poi fuggivano come dei fantasmi fugaci che le lasciavano un senso di frammentario e d’incompiuto, perché Sebastiana sentiva il suo corpo accendersi, intuiva più che averne coscienza che non erano da soli, in quanto altre presenze la osservavano e lei era lì esposta a tutti, dimessa, disadorna e schietta nel suo insolito e completo offrirsi. Una lingua calda e umida iniziò partendo da sotto l’orecchio per poi scendere lentamente sino al ventre per poi risalire ai capezzoli ormai duri, le sue aureole scure si ridussero ulteriormente sino a fiorire in punte prominenti che furono succhiate, addentate e poi lasciate mentre altre dita s’aggiungevano su di lei.
    
    Si sentì in seguito afferrata fra le caviglie e tenuta aperta mostrando opportunamente ogni parte di sé, spudoratamente come un oggetto d’ammirare e da estasiarsi, mentre un’altra lingua percorreva lentamente la sua fessura dal basso verso l’alto e viceversa, intingendosi nel suo sesso ormai grondante di fluidi. Sebastiana cominciava a fremere, il suo corpo stava perdendo ogni controllo e la mente annegava lentamente nel piacere d’un oblio, dato che avrebbe voluto contorcersi in quel miscuglio di sensazioni, ma mani ferme l’immobilizzavano anche per i polsi tenendole le braccia ...
    ... aperte, lei si sentiva attaccabile, inerme, però nel frattempo in quei pochi sprazzi di lucidità sapeva che lui era lì sempre presente a vegliare su di lei assistendola. Piccole dita la schiusero completamente per iniziare a esplorarla dentro, lei ne sentì il lento avanzare quasi tamburellando, perché svariate dita armeggiavano là attorno. Avvertì un dolore intenso che si stemperò in un senso di profondo piacere, mentre sentiva quel pugno chiuso dentro di sé che ruotava e andava dolcemente su e giù, mentre il suo ventre cercava d’assecondarlo. Al presente non riusciva più a contenere i gemiti, i mugolii, i sospiri, perché non s’accorse quando sentì altre dita che girando concentricamente l’accarezzavano e l’allargavano penetrandola di dietro. Al momento si sentiva piena, mentre il suo corpo assecondava quei movimenti come in una danza di totale lussuria che l’avvolgeva sempre di più aggrovigliandola.
    
    Il primo orgasmo sopraggiunse violento, come se la mente fosse dentro un convulso corto circuito, per il fatto che ondate di piacere si susseguirono lasciandola per un attimo debilitata, esanime e svigorita. Sentì quelle mani, quelle dita ritirarsi soddisfatte dal suo corpo, però subito altre mani l’afferrarono. Un corpo maschile scivolò palesemente sotto di lei e un cazzo duro la penetrò profondamente, giacché si sentì dischiudere di dietro e un altro intrufolarsi, sino a che in un ritmo sincronizzato potesse essere usata efficacemente come un oggetto. Il suo piacere appagato ...
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