La Caduta. Dell’inferno di Eria e del proseguire della caccia.
Data: 03/08/2019,
Categorie:
Sensazioni
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... essere quasi comico, presa dalla rabbia cercò di mordere Eria. La donna rise. Poi colpì, seriamente. Il primo colpo fu di taglio al viso. Bloccò il resto degli attacchi sempre più fiacchi della giovane. Proseguì con due colpi rapidi ad altezza delle reni. La giovane si piegò, sofferente. La guerriera sciabolò alle caviglie, facendola cadere mentre con la palma della mano imprimeva una spinta. Il tutto era durato pochi istanti, nulla più. La ragazza crollò a terra, cercò di alzarsi ancora. Eria rise di nuovo, crudelmente. Indovinava i suoi pensieri e sentimenti. “Perché?! Perché non posso batterla?”. Ne sentiva l’odio, la paura, il timore non di morire, ma semplicemente non poter vincere. -Un fiore tra le erbacce.-, sussurrò Eria. La giovane la guardò senza capire, spiazzata. Proprio come gli altri non capiva. Almeno lei non era rimasta inerme. -Su cinquanta anime, o più, solo due mi hanno sfidata. Solo due hanno osato davvero.-, sussurrò, -Solo due hanno mostrato di non essere pecore.-. Le sue parole giunsero agli altri, attoniti, come araldi di dolori ancora a venire. -Perché solo due? Dov’erano gli altri? Dove sono i guerrieri?-, chiese ad alta voce. -Li hai uccisi!-, esclamò una donna in lacrime, -Li hai uccisi tutti!-. -Erano deboli.-, rispose lei, -Indegni. Colui che non ha la volontà di combattere non dovrebbe farlo in primo luogo. Colui che non può tenersi stretta la vita se la vedrà strappata.-. -Perché io non lo sono?-, chiese la giovane di poco prima. Eria sorrise, ...
... bonaria. -No.-, disse, -Lo sei ma almeno non fingi. Non sei stata una mera preda.-. -Noi vogliamo solo vivere in pace…-, sussurrò un anziano avanzando verso di lei nonostante la paura evidente. Le ricche vesti evidenziavano il suo essere guida, ma meno degli sguardi della gente, -Dicci cosa vuoi e lasciaci in pace.-. -Ciò che voglio è ben lontano da qui. Ciò che voglio è una nave. Ciò che voglio è rendervi ben chiara la verità che Janus ha cercato di rendervi palese, e che il vostro avo non riuscì a capire.-, la lama di Eria si mosse. L’anziano cadde a terra, tenendosi debolmente il collo. Le grida ripresero, Eria alzò la torcia. Bevve il loro terrore, la loro paura. “Pecore…”. -La verità è che voi non siete lupi, siete pecore. Dinnanzi al richiamo del Fato avete chinato il capo, scegliendo l’oblio. I vostri avi l’hanno fatto e anche voi ora. Se queste morti vi fossero care, se foste adirati, o anche solo bramosi di non svanire anonimamente nella nebbia del tempo, forse agireste! Fallireste, poiché io sono colei che ha preso le vite di campioni ed eroi da tempo immemore e voi non siete nulla in confronto, ma almeno avreste osato sfidare il dominio della stasi e dell’immobilismo a cui avete scelto di condannarvi. Avete avuto secoli interi per evolvere, per prosperare, per conquistare, ma non avete osato farlo! Siete indegni, sotto ogni punto di vista.-, disse. -Non ne hai il diritto!-, urlò un ragazzo. Lei sorrise. Rinfoderò la lama. -Allora vieni a togliermelo, il diritto. Un ...