Un fulmine a ciel sereno
Data: 31/07/2019,
Categorie:
Anale
Autore: TheString, Fonte: xHamster
... contrazioni, che spinsero fuori il povero ragazzo.
Lui si accasciò sulla ragazza, e dopo pochi istanti usati per riprendere fiato J sussurrò ”Amore, pesi un pochino, non potresti fare qualche passo indietro?”
Lui si sentì in imbarazzo e fece due passi indietro, quasi cadendo per via dei pantaloni calati.
Con grande stupore del ragazzo, lei si inginocchiò e glie lo prese nuovamente in bocca, facendo rinvenire l'erezione.
“Ma...” iniziò lui.
Lei per tutta risposta si alzò, si mise piegata, questa volta completamente, sul cofano e tenendosi le natiche allargate con le mani.
“Antipasto, primo... ora il dolce, tesoro. Manca un buchino... E poi non sei ancora riuscito a farmi implorare di smettere..”
Non se lo fece ripetere.
Durante tutta la scena J non smise mai di controllare con la coda dell'occhio verso la strada.
Un rumore improvviso, un'ombra, anche solo la fantasia che qualcuno potesse vederla, la facevano eccitare come non mai.
Ma per sfortuna o forse fortuna, nessuno passò davvero.
Quella sera, dopo essere tornati a casa si misero nudi nel letto e si addormentarono tra mille coccole e dolcezze.
La mattina lei tolse tutte le tende dell'appartamento, anche quella della grande porta finestra di camera sua, che dava su un amplio balcone dove ogni tanto prendeva il sole mentre studiava o ascoltava musica. La possibilità (anche remota) di venire guardata, di sentirsi desiderata, le ...
... piaceva e la eccitava, era tempo di smettere di negalo.
La sua famiglia aveva tutto il settimo piano di un palazzo di otto, e non aveva nessuno intorno, a parte l'attico del palazzo di fronte, in cui qualcuno aveva appena traslocato dopo almeno dieci anni in cui era rimasto vuoto.
J stava preparando la colazione con indosso solo un grembiule da cuoca.
“Cara, ma quello con al finestra davanti a camera tua, non è il tizio che ieri era nel tavolo vicino al nostro?”
“Uff, non potrò più prendere il sole nuda sul terrazzo? Che palle...”
J andò a guardare ed osservò il tizio che faceva esercizi nella sala che aveva adibito a palestra, con la finestra davanti alla sua camera da letto.“Non mi pare.. Oops, guarda che è caduto...” e così dicendo so girò divaricando le gambe dritte e toniche, mimando il prendere qualcosa a terra, e dischiudendo al contempo un fiore succoso e pieno di linfa, bagnato dalla rugiada del mattino.
Quel giorno fecero circa l'equivalente di altre due cene, ma J non implorò mai il suo ragazzo
nonostante il suo impegno e creatività (ad un certo punto prese anche un bunny che J teneva nel cassetto dei “giochi” ed improvvisò una doppia penetrazione, con lui dietro ed il vibratore davanti).
Fù una giornata stupenda, che in effetti ravvivò il rapporto della felice coppia.
Tuttavia la ragazza non mise più le tende in camera sua, né smise di prendere il sole nuda.
Ma questa è un'altra storia.