Un fulmine a ciel sereno
Data: 31/07/2019,
Categorie:
Anale
Autore: TheString, Fonte: xHamster
... pagarono e corsero in macchina.
Appena partirono lei gli slacciò i pantaloni, tirando fuori una delle più vigorose erezioni che avesse mai visto, si chinò in mezzo alle sua gambe (gran cosa il cambio automatico), ed iniziò a leccargli il membro.
Lui per risposta le mise la mano in mezzo alle gambe con l'intenzione di penetrarla con un dito, ma sentendo al quantità di umori decise che tre sarebbero andate bene.
Lei sussultò mentre lo faceva, dicendo “Sei già fradicia, quanta voglia hai?”
“Zitto e non distrarti” rispose, poi tirò fuori la lingua, per far più spazio nel cavo orale, e glie lo prese quasi tutto, fino a sentirlo in gola. J non usava mai le mani per queste cose. Le cose si fanno bene o non si fanno, era solita dire.
Dopo pochi metri lui si infilò in un sentierino di campagna, totalmente impossibilitato a continuare a guidare, venendo copiosamente quando lei, per il contraccolpo della frenata, si ritrovò la sua erezione come mai prima in profondità, arrivando a toccargli lo scroto con la lingua.
Nonostante l'imprevisto, J bevve avidamente il suo amore, e quando riprese una posizione eretta vide lo sguardo estasiato e stupito di lui, e disse “Io sono una brava bambina, e le brave bambine non sputano mai, lo sai... Forse le prossime volte dovresti usare un po' più di forza, non sempre, ogni tanto... hai visto fino dove posso arrivare?”.
Lui non ce la fece più a trattenersi e le si lanciò addosso, abbassandole il vestito.
“Non qua!” tuonò ...
... lei.
Il suo ragazzo si ritrasse confuso,quasi in colpa, ma vedendo lo sguardo deluso, quasi disperato, lei aggiunse con uno sguardo pieno di promesse “Non vorrai mica sporcare la macchina nuova?”, e nel mentre si fece indietro e scese dalla vettura.
Fece il giro del cofano e si mise davanti alla ruota sinistra anteriore, appoggiando le mani al cofano, il vestito che ormai aveva la foggia di una cintura.
Lui scese e la trovò con le gambe divaricate, con le natiche messe in risalto dalla schiena inarcata, che lo guardava vogliosa da dietro la spalla destra.
“Ma dalla strada...” iniziò timidamente lui, ma venne interrotto da un secco “Scopami ora, come mi hai promesso!”.
Lei era così. Carina, dolce, amorevole. Ma amava il sesso, perdeva al testa in quei momenti.
Lui obbedì, penetrandola in un unico, forte e vigoroso momento, arrivandole in profondità e provocandole un sussulto ed un gemito.
La bloccò tra di lui ed il passaruota, tenendole i lunghi capelli come una briglia con la mano sinistra, ed usando pollice ed indice della destra per tirarle e strizzarle il capezzolo.
Ogni volta che le entrava deciso si J gemeva, ed insieme un rumore come di uno schiaffo provocato dal pube di lui che si scontrava contro il marmo delle natiche della ragazza.
“Più forte, più veloce, più a fondo!” lei gridava, e lui aumentava forza e velocità ad ogni movimento, fino a quando egli eruppe in un getto che riempì J, mentre anche lei veniva tremante per la forza delle ...