1. Un fulmine a ciel sereno


    Data: 31/07/2019, Categorie: Anale Autore: TheString, Fonte: xHamster

    Le idee sono strane.
    
    Spesso vengono così, inaspettate. Fulmini a ciel sereno che rischiarano bui periodi.
    
    Sia ben chiaro, il rapporto tra J ed il suo ragazzo era tutt'altro che in un momento buio, ma dopo due anni un poco si era appiattito, specialmente nell'intimità.
    
    J stava parlando con una collega del caldo di Luglio e della taccagneria della GDO che, in quel clima torrido, non accennava ad alzare l'aria condizionata, lasciando le povere in un bagno di sudore sotto il camice.
    
    “Se continua così domani vengo solo col camice!” tuonò la collega.
    
    “Ma smettila... non ti sembra di esagerare?” rispondette J, “e poi spero non proprio solo, SOLO col camice!” disse con un mezzo sorriso, sperando di mettere la piccola rossa in imbarazzo.
    
    J era una ragazza molto sveglia, con la battuta sempre pronta ed una intelligenza che si poteva intuire dai suoi occhi. Cresciuta in un piccolo paese ed una delle poche ragazze dalla compagnia, era abituata a fare certe battute maliziose che talvolta mettevano in imbarazzo altre.
    
    “Beh, potrebbe essere un'idea! Magari finalmente il tipo della sicurezza mi nota!”
    
    Scoppiarono a ridere.
    
    J fù molto sorpresa, ma al contempo compiaciuta di aver finalmente avuto per una volta una risposta a tono.
    
    Era uno spirito libero, selvaggio talvolta, e spesso si trovava indispettita dal comportamento bacchettone e bigotto delle persone che le stavano attorno. Specialmente quando faceva battute a sfondo sessuale.
    
    “In effetti è sempre ...
    ... stata una mia fantasia una bella cena col mio uomo, solo con un mini abitino nero e nulla sotto... Arrivare a metà cena e sussurrarglielo all'orecchio...”.
    
    J non avrebbe mai creduto che la piccola collega avesse potuto mai avere un'idea del genere.
    
    Vennero interrotte bruscamente dall'arrivo di un cliente, e non ebbero più la possibilità di riprendere il discorso. R probabilmente si rese conto di essersi lasciata andare un po' troppo, e lasciò cadere la cosa.
    
    Ma per J quella frase fù un luminoso e possente fulmine.
    
    Si poteva provare.
    
    Organizzò quindi per il venerdì successivo, dato che il sabato sarebbe stata a casa ed i suoi genitori via per le ferie estive.
    
    Prenotò una tavolo in una ristorante del quale erano abituali clienti, a qualche chilometro da casa sua, per non far insospettire troppo il suo ragazzo.
    
    Certo la strada era scomoda, in mezzo ai boschi e piena di tornanti, ma anche quello era calcolato.
    
    Comprò un vestitino nero molto fasciante, cortissimo, con una scollatura non troppo profonda e che lasciava però la schiena nuda.
    
    Ne aveva provati almeno una ventina, fino a trovare quello giusto.
    
    Lo scollo avrebbe scoperto il seno, piccolo ma con una forma perfetta, e mostrato i suoi capezzoli, che immaginava resi turgidi dall'aria condizionata e dall'eccitazione, se si fosse chinata leggermente più del dovuto.
    
    La schiena nuda faceva d'altronde chiaramente capire che non avrebbe potuto portare il reggiseno.
    
    Certo, ora ci sono quelli in ...
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