Annalisa (1a parte)
Data: 26/07/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: masaraj, Fonte: Annunci69
... del piacere che sto provando, lei mi asseconda.
Ad interrompere quei magici momenti è sua madre che, dando sfoggio di quanti Watt dispone la sua voce, la chiama costringendoci così ad interrompere le nostre pratiche limonatorie.
Quella notte mi sono coricato col pensiero fisso a quei minuti passati nella vigna, consapevole che la taglia dei miei slip è troppo piccola per contenere il giubilante piacere che quei pensieri evocano. Con difficoltà mi addormento felice, a destarmi sono i rumori sommessi della squadra che si appresta ad andare nei campi. E’ l’alba, il borbottio del trattore si fa più fievole man mano che si allontana. Poi nel silenzio avverto una presenza di fianco al mio letto. Nella penombra alimentata dalle prime luci dell’alba riconosco la sagoma femminile di mia cugina Lisa. Sta controllando se mia sorella dorme, poi si abbassa, solleva il lenzuolo e si infila nel mio letto. Immediatamente le nostre bocche si cercano e riprendono da dove erano rimaste la sera prima. Nell’intimità di quell’abbraccio, sdraiati sul fianco, la coscia di Lisa è appoggiata sul mio bacino, la accarezzo sentendo la sua pelle liscia sotto i polpastrelli, la sua si intrufola sotto l’elastico delle mie mutande e prende possesso della mia chiappa. A mia volta faccio scivolare le dita sotto la sua maglietta, verso la sua natica, e con mia enorme sorpresa arrivo alla meta senza incontrare il tessuto delle sue mutandine.
-“Sei senza mutande”- le sussurro all’orecchio
-“Già!”- ...
... risponde –“Perché non le togli anche tu?”- mi chiede sottovoce.
In un attimo i miei slip scompaiono così come la sua maglietta, sento la sua mano prendere possesso della mia rigida mascolinità adolescenziale, a mia volta faccio scivolare le mie dita sino a trovare la morbida peluria che incornicia la sua umida femminilità. Poi la sua presa abbandona il mio scettro e le sue dita guidano le mie insegnandomi come e dove toccare il suo frutto non più proibito. Prendo confidenza con le labbra della sua passera, l’ingresso bagnato della sua vagina, la consistenza del suo clitoride, e ascolto eccitato la cadenza del suo respiro e il ritmo del suo ansimare, per lunghi minuti sino a quando, di colpo un silenzio totale riempie la stanza e ci avvolge. Lisa non respira più testa reclinata all’indietro la bocca spalancata il corpo irrigidito, lunghi secondi di terrore in cui avverto il battito del mio cuore accelerare, poi d’improvviso i suoi polmoni si riempiono d’aria e mia cugina riprende a respirare. La stringo a me e la bacio teneramente.
-“Grazie, grazie, grazie!”- mi bisbiglia all’orecchio.
-“Oddio.”- “Mi hai spaventato a morte”- le notifico.
-“Scemo.”- mi apostrofa –“Mi hai fatto venire”- annuncia baciandomi.
-“Adesso è meglio che torni nel mio letto”- sussurra accarezzandomi
–“Prima che mia madre e mia nonna si alzino”- aggiunge mentre si rimette la maglietta
Poi piegandosi su di me appoggia le sue labbra sulle mie e la sua mano accarezza le mie palle gonfie e ...