1. Annalisa (1a parte)


    Data: 26/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: masaraj, Fonte: Annunci69

    ... cuginetta più piccola, quindi di Lisa. Quando le tocco il braccio per posarle un bacio su entrambe le guance lei fa altrettanto e in quel tocco simultaneo avverto un brivido percorrere il mio corpo dalla cima dei capelli alla punta dei piedi. Quella davanti a me non è più la bambina di qualche anno addietro, ora è una ragazza con tutti i presupposti per diventare una splendida donna.
    
    Nei miei ricordi Lisa era una ragazzina a cui piaceva fare tutte quelle cose che fanno i maschi, giocava a pallone con noi, non si tirava indietro quando andavamo ad acchiappare le rane o ci arrampicavamo sugli alberi oppure tiravamo sassi con la fionda per colpire i barattoli allineati sul muretto. Ora il vestito di cotone leggero ricopre un corpo armonioso, un viso di ragazza illuminato da un sorriso, un seno pronunciato, fianchi rotondi e gambe toniche.
    
    I convenevoli si ripetono quando i lavoratori rientrano dai campi, con familiare confidenza ma meno sdolcinati, abbracci virili, strette di mano e pacche sulle spalle. Il tempo che una doccia lavi via la terra e un po' di stanchezza dai loro corpi abbronzati e poi si cena.
    
    Dopo aver mangiato gli uomini adulti si sistemano in giardino a parlare giocando a carte, le donne rassettano e sistemano la cucina mentre noi ragazzi ci sistemiamo sotto il portico a chiacchierare, i più piccoli giocano a rincorrersi.
    
    Finito di aiutare a rassettare Lisa ci raggiunge, stavo raccontando a suo fratello che al mare ho conosciuto una ragazza di ...
    ... Piacenza:
    
    -“E cosa ci hai fatto con questa?”- mi chiede curioso, in lingua indigena
    
    -“Niente.”- rispondo –“Nuotavamo, prendevamo il sole, un gelato dopocena, tutto qui.”- aggiungo.
    
    -“E non hai provato a baciarla?”- mi chiede Lisa utilizzando lo stesso idioma del fratello.
    
    -“Avrei voluto, ma non mi è sembrato che io le piacessi sino a quel punto.”- replico timidamente.
    
    Così andiamo avanti a parlottare delle mie vacanze al mare delle loro vite in campagna, la scuola, Milano così lontana da lì, piena di cose affascinanti nell’immaginario di chi vive in un contesto rurale fatto di campi coltivati e animali da accudire.
    
    Arriva quindi l’ora di coricarsi, in campagna si va a letto presto e ci si alza presto, regola che vale per chi domani andrà nei campi a faticare e per i più piccoli, ma non per noi ragazzi che ci tratteniamo ancora un po' sotto il portico. Poi ci ritiriamo anche noi. I miei genitori dormono nella camera che un tempo fu dei miei nonni, a me e a mia sorella è stata assegnata una stanzetta col letto a castello, a me tocca dormire in quello sotto, perché “le principesse dormono nella torre” ha sentenziato la mia sorellina perentoriamente e senza possibilità di replica.
    
    Alcuni rumori sommessi e alcuni bisbigli mi fanno aprire gli occhi, mi sembra d’essermi coricato da pochi minuti, invece dalle fessure delle persiane filtra una luce tenue, intuisco che è l’alba, mio zio, i miei cugini e con loro mio padre si sono alzati per andare nei campi a lavorare. ...
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