Annalisa (1a parte)
Data: 26/07/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: masaraj, Fonte: Annunci69
... mutande è anche il ragazzo coi capelli corti io ho perso la maglietta, come l’amica con le tettine, mentre Lisa e la ragazza con la coda hanno ancora indosso tutti gli indumenti e così anche il ricciolino. A questo giro il bastoncino mozzo ricapita a me, il sasso chiaro definisce che devo limonare e il fato mi abbina all’amica paffuta, il suo nome è Lorella. Mentre mi avvicino per compiere il mio dovere prendo consapevolezza che l’inquilino dei miei slip ha preso consistenza, spero nessuno se ne accorga. Ci troviamo uno di fronte all’altra lei accenna un sorriso che contraccambio, le nostre bocche si schiudono, le labbra si incollano e le lingue si cercano. Questa ragazza sa il fatto suo, i trenta secondi volano, quando mi stacco per raggiungere il mio posto lancio un’occhiata a Lisa con l’intenzione di inviarle telepaticamente il messaggio: “so bene come si fa!”.
Inesorabile arriva l’ora di rientrare, riprendiamo i nostri indumenti, montiamo sulle biciclette e torniamo. Dopo aver salutato gli amici pedalo affiancato a mia cugina e le faccio i miei complimenti per il gioco. È così che scopro che quella a cui abbiamo giocato è una versione ridotta del gioco, in quella estesa si arriva sino in fondo, cioè sino a quando non si ha più nulla addosso.
-“E tu e le tue amiche ci avete mai giocato?”- le chiedo con un sentimento misto di curiosità e invidia.
-“Si, qualche volta.”- risponde senza scomporsi.
-“Ma solo se ci sono dei ragazzi che ci piacciono.”- aggiunge per ...
... chiarire.
-“Altrimenti ci si ferma alle mutande come abbiamo fatto oggi, inventando una scusa per non andare sino in fondo.”- conclude.
Rimango muto e penso a quanto siano avanti da queste parti. Altro che i miei giochi in cortile.
Dopo cena ci ritroviamo, come consuetudine, sotto il portico siamo io e Lisa, mia sorella e gli altri cugini giocano a nascondino, suo fratello più grande ha preso la moto ed è andato in paese:
-“Ti è piaciuto limonare con Lorella?”- spara a bruciapelo.
-“Si, abbastanza.”- ribatto di getto. Lei si alza e mi prende per mano:
-“Vieni!”- mi ordina. La seguo dietro il granaio dove c’è una piccola vigna, i filari ci nascondono al mondo. Il buio non è ancora calato.
-“Fammi vedere come l’hai baciata.”- mi ordina perentoria. Così dicendo mi cinge il collo con le braccia, mi sembra di percepire una scintilla nei suoi occhi, mi attira a se e le nostre bocche si uniscono. Mi riprendo dalla sorpresa e le cingo i fianchi, dischiudo le labbra e la punta della mia lingua accarezza le sue, sono morbide e dolci, lei asseconda l’avance aprendo a sua volta il passaggio e permettendo così l’incontro delle nostre papille gustative. Dapprima ci assaggiamo timidamente, poi con più vigore, rincorrendo e avvitandoci l’uno alla lingua dell’altra.
Le mie mani scivolano sulla stoffa leggera del suo vestito e si fermano sui rotondi glutei, sodi, come possono essere quelli di una adolescente. L’attiro a me con l’intenzione di farle sentire la consistenza ...