1. "un bull per mia moglie 6" (ovvero: un'avventura fantastica in villa)


    Data: 24/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... nulla e Silvio, sempre seduto, l'attirò di nuovo a sé.
    
    Cadde sulle sue gambe e, vistomi girare le spalle, riprese con impegno l'opera interrotta qualche minuto prima.
    
    "Come è volubile la mente umana - pensai - Anche se con estrema sofferenza, mi stavo adeguando a questi eventi, che, in fin dei conti, ero sto proprio io a provocare. Credevo potesse esser solo un gioco, ma, riflettendo attentamente e profondamente, cominciai a percepire che il gioco si stava trasformando in un mio "modus vivendi". Certo, non avrei mai immaginato, il giorno in cui ci siamo scambiati la promessa di fedeltà, di poterla veder scopare con un altro e provare io stesso, piacere ed eccitazione. Sì, si trattava di eccitazione, anche se non fisica, ma la più bella ed intensa: quella cerebrale!
    
    In vero, non mi sentivo sottomesso, anzi, al contrario, il desiderio di vederla posseduta dal bull di turno, mi faceva avvertire di avere il vero controllo della sessualità della mia donna. Ero io che l'avevo spinta a provare ed ora avevo piacere a vederla libera di poter esprimere la sua femminilità, tanto più che non ero più,in grado di poterlo fare io. Ciò che provavo era una sensazione di eccezionale soddisfazione. E poi, perché una donna così bella e sensuale doveva appartenere solo a me?"
    
    Non avevo ancora completato queste mie riflessioni, quando sopraggiunse Elisa, la cameriera del piano.
    
    Certamente aveva capito il subbuglio che mi rimestava dentro e, con un gesto amorevole e gentile, mi ...
    ... prese per un braccio:
    
    "Venga, andiamo fuori. Se resta qui, non fa che aumentare la sua sofferenza. Silvio è fatto così: vedrà che domani sua moglie tornerà da lei!. Lo conosco bene".
    
    E così uscimmo fuori, mentre la donna andò al bar a prendermi un altro brandy.
    
    Mi sedetti in disparte e quando sopraggiunse Elisa, mi trovò in silenzio a pensare.
    
    Mi porse il bicchiere e
    
    "Che le sta frullando in testa?" domandò incuriosita.
    
    "Conosce da molto Silvio?" mi informai.
    
    "Da più di dieci anni. E' stato lui ad inserirmi nel mondo degli alberghi di lusso.
    
    Se vuole sapere se c'è stata una storia tra me e lui, ebbene sì!
    
    Durata cinque anni, bella per certi versi, burrascosa per altri.
    
    Vede ho un figlio, ormai grande, e lavoro per lui. Vive con mia madre e, quando sono libera dal lavoro, corro da loro.
    
    Quest'anno si è iscritto a matematica a Pisa e, presto, dovrò trovargli una sistemazione là.
    
    Tornando al direttore, quando vede belle donne gli saltano gli ormoni ed una, bella e matura come sua moglie, di certo non se la poteva lasciar sfuggire. Oltretutto, se posso permettermi, gli è stata offerta su un piatto d'argento e l'ha avuta senza faticare.
    
    Poi, quando avremo un attimo di maggiore tranquillità, riprenderemo il discorso. Posso darle un consiglio? - e senza aspettare risposta - non li vada a disturbare, se la vogliono, glielo faranno sapere".
    
    Si alzò e, facendomi ciao con la mano, tornò al suo lavoro.
    
    "Ora sono davvero un grandissimo cornuto, mi ...
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