1. "un bull per mia moglie 6" (ovvero: un'avventura fantastica in villa)


    Data: 24/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    La serata trascorse con noi abbracciati sul divano a guardare la tv, poi Lia, si avviò a letto e quando la raggiunsi già dormiva.
    
    Faceva caldo, il ronzio del condizionatore non mi agevolò certo il sonno, e gli avvenimenti di quelle ultime ore contribuirono a tenermi sveglio.
    
    L'immagine di lei che succhiava il cazzo dell'amante, lui che la scopava, e poi l'invito che mi fu rivolto da quest'ultimo di andarla a pulire, invece di angosciarmi mi stavano facendo montare una nuova eccitazione.
    
    Cominciai a pensare quali erano le cose che Lia non mi aveva mai voluto concedere.
    
    Amava l'oralsex, ma non aveva mai voluto che le venissi in bocca; non so come facesse, ma se ne accorgeva pochi secondi prima che stavo per eiaculare, così si staccava dal mio cazzo e, aiutandosi con le mani, mi faceva godere sul viso o sulle tette.
    
    Poi l'anale: in tutti quegli anni, l'avevamo fatto, sì e no, una decina di volte, quando era in periodi fertili e sospendeva la pillola e, non potendo usare i preservativi, perché allergica al lattice. E anche per quella pratica, c'erano volute parecchie storie per convincerla, in quanto sosteneva di aver dolore e di star male per una intera settimana.
    
    Con il prossimo bull, se mai ce ne fosse stato un altro e mio complice, avrei potuto, chissà, concordare qualcosina e vedere la sua reazione nel momento clou della seduta.
    
    L'indomani partimmo piuttosto tardi.
    
    Stranamente fu lei a svegliarmi: mi portò il caffè a letto, che erano già passate le ...
    ... otto.
    
    "Svegliati pigrone; vedi la tua dolce mogliettina come ti pensa?"
    
    Quest'atteggiamento di sua spigliatezza, sotto sotto mi faceva pensare ad un suo senso di colpa, e mi toccava scoprire anche questo aspetto. Non volevo e non doveva esserci nulla che le facesse pensare una cosa del genere.
    
    Ci preparammo abbastanza in fretta e, alle dieci, eravamo già sul raccordo che ci stava portando verso le autostrade.
    
    Avevamo prenotato un bungalow, in un residence in Lucchesia, di cui avevamo letto ottime referenze.
    
    Dopo il caos di quei due mesi di mare un po' di tranquillità tra le colline della Garfagnana, ci voleva proprio.
    
    "Mi dici il vero motivo per cui non vuoi più rivedere Luigi?" esordii.
    
    Mi guardò pensierosa, poi:
    
    "Non mi va più, e poi, secondo me, è scorretto, voglio che nessuno parli di te in tono offensivo e ti consideri un cornuto; lui credo che non l'abbia capito e poi..."
    
    "E poi?"
    
    "Non mi hai detto tu che le scelte le debbo fare io e solo io? Quindi ora, se permetti, voglio guardarmi attorno e, se mi riesce, trovare uno che mi piaccia davvero"
    
    "Giusto!" risposi laconico, anche se in me comparve il dubbio di un suo innamoramento.
    
    Avendo, io troncato il discorso, dopo qualche minuto lei:
    
    "Non ti preoccupare, non mi innamoro, se è questo che stai pensando. Amo solo te e mi basta.
    
    Le sorrisi e lei mi mandò un bacio.
    
    Verso mezzogiorno, dopo aver passato Roma sud, ci fermammo in un autogrill, prendemmo un deludente caffè e comperai ...
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