1. "un bull per mia moglie 6" (ovvero: un'avventura fantastica in villa)


    Data: 24/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... manca solo farmi vedere da loro e dimostrare che son diventato uno sfigato segaiolo" mi dissi sottovoce.
    
    Mi stavo calando nella parte e considerai che, come marito cornuto, non potevo far altro che riconoscere la superiorità del maschio attuale ed inchinarmi alla sua virilità.
    
    Dovevo ancora accettare il fatto di essere inferiore a lui, specie in ambito sessuale e, forse, non esser nemmeno mai stato in grado di appagarla appieno.
    
    E diciamola tutta, è questa la vera ragione che ha spinto Lia a lanciarsi da subito fra le braccia di un maschio vero, mentre io, forse per lo sconforto, ora penso di esserlo solo per l'anagrafe.
    
    Mentre mi stavo alzando per ritornare al bar, vidi Lia uscire dal prive' e venirmi incontro.
    
    Il primo impulso fu quello di farmi bloccare. Lei con passo veloce mi raggiunse e, letta la curiosità che traspariva dall'espressione del mio volto, esclamò:
    
    "Tranquillo, non è successo ancora...nulla; abbiamo solo continuato a pomiciare. Poi l'hanno chiamato al cellulare ed è dovuto correre in direzione".
    
    Eppure, tenendo continuamente d'occhio l'ingresso della piscina, non l'avevo visto uscire e glielo riferii:
    
    "E' uscito dal retro, l'ha fatto per me...per noi - rispose - ma tu, perché sei scappato?" chiese.
    
    in effetti aveva ragione, ero scappato! Non potevo confessarle la mia gelosia, per timore che quel gioco molto eccitante si potesse interrompere.
    
    "Ho pensato ti facesse piacere restar da sola con lui: sicuramente, senza di me, ti ...
    ... saresti sentita più libera e disinvolta" risposi con gli occhi bassi.
    
    "Guardami negli occhi - incalzò - Ci siamo promessi sincerità assoluta; quindi, se a te non va, dimmelo e la finiamo qua" aggiunse, poco convinta.
    
    "Comunque, ci aspetta alle undici nell'ultimo salottino" continuò.
    
    "Davvero vuoi che ci sia pure io? Silvio è d'accordo?" sussurrai.
    
    "Ricordiamoci che chi deve decidere sono solo io e che Silvio è solo il mezzo per farmi godere; ma ti dirò di più: sulla scena voglio pure Anna, che, se vuole, può tirarsi dietro anche suo marito" affermò in modo deciso.
    
    "Speriamo bene - pensai - ma in ogni caso, l'affollamento di quel palcoscenico si stava facendo davvero intrigante!"
    
    "Aspettami qua, cerco la nostra amica: meglio parlarle da sola".
    
    Si allontanò e dopo una rapida ricognizione, trovò Anna che chiacchierava allegramente con altre persone.
    
    La chiamò a sé e le vidi parlottare brevemente, poi si lasciarono e Lia felice tornò da me.
    
    "Tutto fatto! Stasera è la nostra serata; Anna è andata a cercare il marito".
    
    "Nostra di chi? - mentalmente mi chiesi - ma dovevo pazientare ancora un'oretta per trovare la risposta.
    
    "Mi accompagni? - mi chiese - voglio darmi una rinfrescata: credo di aver sporcato anche il pantaloncino".
    
    Mi allungò la mano, mi alzai dalla poltroncina e la seguii nella villa.
    
    Silvio era dietro il banco dell'accettazione e, vedendola, le rivolse uno sguardo interrogativo.
    
    "Vado un attimo sopra, voglio mettermi più comoda" ...
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