Io e andrea (parte prima)
Data: 22/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: AndrejKoymaski, Fonte: Annunci69
... il culo”!
Scoppiammo a ridere poi partimmo per andare a lezione.
Tornati a casa, appena chiusi la porta dietro di me mi afferrò, mi trascinò in camera sua mentre gli chiedevo cosa avesse intenzione di fare senza che mi rispondesse, una volta arrivati mi buttò sul letto, si tirò fuori il cazzo e me lo mise davanti alla bocca.
“Adesso me lo succhi”! Mi disse.
Girai la testa di lato per evitare che mi strofinasse la cappella sulle labbra ma lui mi afferrò il mento e cercò di costringermi ad aprire la bocca. Opposi resistenza nuovamente e lui si fermò, si allontanò da me e mi chiese scusa, “non volevo forzarti” disse, “scusami ancora, sarai tu a dirmi se e quando ti sentirai pronto”.
E mentre stava per uscire dalla stanza lo chiamai, “Andrea”!
“Che c’è”? chiese lui.
“Mi sa che se aspettiamo che mi decida io continuiamo a farci solo seghe”.
Andrea mi guardò in silenzio per un attimo, poi si avvicinò di nuovo, mi fece stendere sul letto a pancia in giù e si sdraiò sopra di me, io avevo addosso ancora i vestiti mentre lui si era già tolto i pantaloni e gli slip. Cominciò a baciarmi sul collo mentre il suo cazzo duro premeva contro il mio sedere e, nel frattempo, mi diceva quanto gli piacevo e quanto mi aveva desiderato fino a quel momento.
“Sarà meglio che ti tolga i pantaloni altrimenti te li imbratto di sperma” mi disse.
“Toglimeli tu” gli risposi.
Così si scostò da sopra di me, io alzai il bacino inarcando indietro la schiena per agevolarlo nello ...
... slacciarmi la cintura e il bottone dei jeans che poi mi sfilò in fretta, fece altrettanto con i miei boxer poi mi ordinò di stendermi nuovamente a pancia in giù e lasciarmi ammirare. Gli obbedii e subito dopo averlo sentito esclamare quanto gli piacesse il mio culo sentii la sua faccia fiondarsi fra le mie natiche mentre con le mani le teneva divaricate. Sentii la sua lingua toccare il mio ano ed a quel punto esclamai: “no! Non ti fa schifo?”.
“Nemmeno un po’!” rispose.
La sua lingua continuava a frugare quel mio culo che fin’ora nessuno aveva mai toccato, io mi sentivo a disagio e feci nuovamente per divincolarmi ma lui mi diede una forte sculacciata e mi disse: “Ferma, sei mia! Lasciati assaggiare per bene, troietta”.
Quando si rivolse a me al femminile ebbi una specie di tuffo al cuore, forse era troppo, avrei voluto dirgli di non farlo più ma quello che mi stava facendo con la lingua mi stava facendo perdere completamente la ragione.
Quando si rese conto che ormai accettavo la sua lingua su di me smise di leccarmi, si spostò stendendosi ancora sopra di me e guidò il suo cazzo fra le mie natiche fradice della sua saliva fino a che il glande si appoggiò al mio buco.
“Lo sai che adesso ti inculo?” mi sussurrò all’orecchio destro.
Non risposi, avevo una paura tremenda di sentire dolore, allora lui ripeté: “Hai capito che adesso ti inculo, troietta”?
Mentre lo diceva il suo cazzo cominciò a premere per entrare e io gli chiesi di fermarsi.
“Troppo tardi” ...