1. Io e andrea (parte prima)


    Data: 22/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: AndrejKoymaski, Fonte: Annunci69

    ... davvero"!
    
    "Ma smettila, scemo"! gli risposi con aria stizzita, al che lui si avvicinò a me di corsa, mi afferrò per i fianchi e si mise a strofinare il suo pube contro il mio didietro mimando un amplesso mentre io cercavo di sottrarmi alla sua presa, mentre lo faceva esclamò: "se continui così prima o poi ti violento per davvero"!
    
    Dopo quelle parole, forse troppo pesanti anche per il nostro modo di scherzare, calò fra noi qualche secondo di silenzio, lui mollò la presa, mi diede una forte sculacciata poi se ne andò in soggiorno; ebbi modo di notare però che sotto i jeans che indossava il suo cazzo era durissimo e la cosa mi preoccupò e lusingò allo stesso tempo.
    
    Andai a rivestirmi e tornai a finire di caricare la lavatrice, poi me ne andai in soggiorno, mi sedetti sul divano a fianco a lui e ci mettemmo a guardare la televisione.
    
    Passò qualche giorno e mi ritrovai di nuovo in casa da solo, corsi a frugare nel cesto della biancheria, presi di nuovo le sue mutande e rifeci con esse la stessa cosa spingendomele però con un dito leggermente dentro.
    
    Continuai a fare quelle cose per qualche mese ogni volta che lui non era a casa e nel frattempo, di fronte alle sue battute e approcci scherzosi, rispondevo con sempre più accondiscendenza.
    
    Una sera, dopo cena, gli dissi che sarei andato a fare una doccia e lui mi chiese di lasciare la porta aperta, gli chiesi perché e mi rispose: “così posso venire a guardarti il culo”.
    
    Pur rispondendogli: “ma smettila, scemo” ...
    ... andai verso il bagno e lasciai davvero la porta aperta, entrai in doccia, cominciai a lavarmi e dopo poco lui apparve sulla porta.
    
    “Certo che hai proprio un bel culetto” mi disse, “peccato che tu non sia gay altrimenti questa sera te lo farei proprio volentieri”.
    
    “Dovremo smetterla di scherzare su queste cose” gli risposi.
    
    “E se io non scherzassi del tutto”? Mi rispose lui.
    
    “Ti piacciono davvero i maschi”? Gli chiesi con aria sorpresa.
    
    “Non lo so” rispose lui, “ma è tanto che te ne volevo parlare, sempre se ti va di parlarne, altrimenti la chiudiamo qua, ti chiedo solo di far finta di non aver mai avuto questa conversazione”.
    
    “Non preoccuparti” gli risposi, “ne possiamo parlare ma non ti illudere, sappi però che qualsiasi cosa ci diremo rimarremo amici, anche se non sarà più come prima”.
    
    Andrea uscì dal bagno senza rispondere e chiuse dietro di se la porta come per lasciarmi un po’ di privacy, io continuai a lavarmi e mentre lo facevo mi toccavo le parti intime pensando a come avrei potuto gestire la cosa.
    
    Certo era chiaro che lui mi piaceva però fra farsi una sega fantasticando sull’essere scopato da lui e farlo davvero ci doveva essere una bella differenza. Decisi che comunque la cosa andava chiarita ed affrontata, così uscii dalla doccia, mi avvolsi nell’asciugamano e andai ad asciugarmi in soggiorno davanti a lui.
    
    “Allora? Che mi volevi dire?” gli dissi mentre mi passavo l’asciugamano sul corpo mostrandomi nudo.
    
    Lui sospirò poi mi disse: “non so ...
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