UNA SCOLARA SPECIALE – L’ADDIO – 8
Data: 15/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: F.P., Fonte: RaccontiMilu
... ti suggerisce il tuo corpo.”Quando sentii l’inguine che mi premeva dietro appoggiarsi ai miei glutei capii che era entrato tutto. Ora ero davvero piena.Lo avevo appena pensato, ma capii subito che invece non lo ero ancora. Prima ancora che toccasse le mie labbra ne sentii il profumo e allargai la bocca per accoglierlo e quando si appoggio sulla mia lingua che avevo proteso, cingendolo con le labbra. Entrò strisciandomi sul palato, trovando le mie fauci bramose già spalancate. Provai ad aprire maggiormente la bocca per farlo entrare tutto.“Brava, sei proprio come ti avrei voluto. Vedi? È proprio vero. Sei sempre un passo avanti. Il tuo è un istinto naturale che hai. Sei nata per fare la puttana.”Sentii un brivido mentre mi baciava un orecchio, accarezzandomi con la sua lingua.Non riuscivo a capirmi! Ora mi importava solo non perdere nulla di ciò che stava accadendo e mi vergognavo di aver messo Francesco in un angolo remoto della mia mente. Anzi, in quel momento riuscii anche a fare in modo di allontanarlo.Johnny e l’altro ora si stavano agitando dentro di me come guidati da un unico intento. Avevano un tempo cadenzato identico.Già! Era vero. Non avevo mai vissuto un momento simile nella mia vita ed io ero alla spasmodica ricerca di mantenermi lucida per fissare ogni particolare e ogni istante di quel meraviglioso cimento. Sentivo che pian piano i miei pensieri si staccavano dai miei propositi e che la razionalità con cui volevo seguire quello che mi stava capitando mi ...
... stava abbandonando. Quando avvertii le prime contrazioni del cazzo che stavo succhiando mi fermai per accogliere in bocca il suo piacere. Il primo schizzo giunse all’improvviso e quasi mi strozzò, ma
ingoiai subito gli altri per non farmi trovare a bocca piena, evitando che, come l’altra volta, mi trasbordasse dal naso. Subito non me ne resi conto, ma una volta ingoiato scoprii che la mia bocca era dolce. Sembrava avessi succhiato una caramella con uno strascico acidulo. Mi parve una cosa incredibile!Poi si ritirò dalla mia bocca, ma subito dopo si ripresentò alle mie labbra che lo accolsero nuovamente. No, questo era diverso. Sì, lo sentivo diverso. Era il cazzo di un altro!
Anche quello che avevo piantato nel culo cominciò a fremere, ma improvvisamente, quasi senza preavviso un lampo accecante mi travolse e persi ogni contatto con la realtà. Mi sentii annichilita; rimpicciolita nell’immensità di quella vampata che mi stava schiacciando e aveva frantumato i miei buoni propositi. Sì, era davvero magnifico essere una puttana. Poi persi ogni aggancio con la realtà. Non ero più in grado di stabilire come mi trovavo nello spazio circostante. Non capivo dov’ero. Ero ancora sul letto? Ero sdraiata? Capovolta? Sì, ora sentivo nuovamente Johnny che mi dava colpi poderosi. Percepivo che stava succedendo, ma non ero in grado di governarmi. Quasi come se mi destassi riuscii con una fatica estrema ad arrestarmi, ma il danno era fatto. Mi ero pisciata ancora addosso. Ma ...