La Caduta. Oltre il Confine. Tempesta.
Data: 10/07/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... c’imbattemmo in regni esotici e mai visti. Meravigliosi e ricchi oltre ogni dire, ospitavano genti fiere.-, raccontò, -Utric prese in sposa Samiramis, la giovane e bellissima erede del regno di Bableonica. Il padre, morente, abdicò in favore del figlio primogenito e la sorella fu promessa in sposa a Utric, per un patto di non aggressione e di vassallaggio.-. Annuii, sapendo che tali usanze erano comuni. -Samiramis fu dunque affidata alla mia custodia ed era bella, giovane e leggiadra. Una fanciulla come non ne vidi mai e mai ne vedrò. Neppure Amea ha quel fascino. Era altera e fiera, la crudeltà non la piegava.-, continuò Tork. Io intuii, capii. -Diveniste amanti.-, dedussi. Il Capitano annuì, lo sguardo distante, perso nel tempo. -Sì. E fu stupendo. Notte dopo notte, con la consapevolezza che il nostro amore non sarebbe durato. Samiramis mi amava perché io avevo saputo conquistare il suo cuore fiero con parole e con amore. Utric, quando arrivammo, fu invece spietato e possessivo. Quando seppe che la sua sposa non era vergine divenne furente. Rinnegò i patti fatti con il regno di Bableonica e ne assalì i porti stringendo alleanza con Vihro, il feroce pirata dei Mari Esterni. Fece attaccare la mia nave dai suoi uomini e mi fece tradurre in ceppi presso la sua reggia. Semiramis fu condannata a essere presa da ogni uomo dell’equipaggio di Utric, e io dovetti guardare, in attesa che Utric decidesse come uccidermi. Riuscii a liberarmi un amico, Guito. Costui mi liberò e io ...
... salvai Semiramis. Appiccammo il fuoco alla reggia di Utric ma non riuscimmo a ucciderlo, né a impedire che questi uccidesse Guito con le proprie mani e che una pallottola ferisse a morte Semiramis. Riuscii a portarla via da quelle sponde maledette perché perisse sotto il cielo dei liberi e la seppellii in mare. La mia ciurma mi aveva fedelmente seguito e promisi loro che avrei avuto cura di tutti quanti. Lo feci. Incrociai gli uomini di Utric a Balcinia e poi di nuovo, lungo gli Stretti di Agripatus. Riuscii sempre a farla franca ma sono certo che non ha dimenticato e che, anche se fosse morto, suo figlio Ufdhin proseguirebbe la sua ricerca di vendetta. Ma le bandiere di quella nave sono ignote, e dubito che serva Utric.-, terminò Tork. -Allora speriamo che non siano tanto motivati a seguirci.-, dissi congedandomi.
Purtroppo ero ben conscio che non era la motivazione a mancare a coloro che ci seguivano: l’ipotesi che fossero predoni o meri naviganti che facevano la nostra rotta si era assottigliata di miglio in miglio sino a sparire. Ero certo, assolutamente certo che fossero Romanei, o agli ordini di Roma. La domanda era chi aveva dato gli ordini. Aristarda Nera? Nimandeo Feral? Septimo? Qualcun altro? Non importava davvero. Potevo solo sperare che Tork e l’equipaggio sapessero seminare quella nave come progettavano di fare. In caso contrario… Preferivo non pensarci. Non m’illudevo che la mia morte sarebbe stata adeguatamente celata. E quale posto migliore che il vasto oceano ...