1. PerdutaMente


    Data: 29/06/2019, Categorie: Etero Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu

    ... per dare a lui le motivazioni per restare o per andarsene, ma a loro non gli importa nulla di te! Cosimo ha ragione. Lo so, &egrave proprio così, gli dico. Ah, lo sai, e ti va bene? Penso che non lo so nemmeno io cosa voglio, avrei voglia sì, di fare l’amore con qualcuno solo per sentirmi posseduta da un uomo vero, vorrei che Sergi fosse qui, al posto di questo imbranato coglione, rotolarmi con lui per terra. Ma ora c’&egrave Cosimo, qui davanti a me, tutto tremante e con il suo approccio goffo e ridicolo. Con tua moglie non va bene? gli chiedo. Non c’entra nulla, mi dice, e comunque, se ci tieni a saperlo, la vita coniugale funziona così, all’inizio tutto va bene, poi con gli anni ci si distacca e il rapporto si trasforma. Vuoi dire che scopate poco, gli dico. Si mette zitto, fa solo un gesto rassegnato con le spalle. &egrave l’unica volta che avrei voglia di baciarlo. Lo farei solo perché mi fa pena. Ma non voglio essere fraintesa, lo bacio teneramente sulla guancia, e gli do una carezza sulla testa, come si dà ad un bambino. &egrave tutto rigido, mi trattiene per le braccia, come se volesse evitare questa consolazione poco attenta al suo orgoglio maschile, allora gli dico, dai, facciamo una pausa e prendiamoci un caff&egrave. Mi dice, no, grazie, ne ho già presi troppi. &egrave evidente, dalla forma del cavallo dei pantaloni, che ha un’erezione e avrebbe un terribile bisogno di svuotarsi, ma ora si sente toccato nel suo orgoglio maschile. Allora mi alzo, e vado in bagno, ...
    ... lasciandolo lì. Mi sciacquo la faccia e il collo con l’acqua fredda, per riprendermi dalla situazione, e soprattutto per svegliarmi, inizio ad avere qualche colpo di sonno, e ho almeno bisogno di rileggere la relazione tecnica almeno una volta. Rientro nella mia stanza, Cosimo &egrave lì che mi aspetta, non so se si aspetta ancora qualcosa da me, se ha intenzione di riprovarci. Ma io mi rimetto seduta, senza parlare, senza nemmeno guardarlo, riapro il mio documento, e lo rileggo tutto, apportando le correzioni del caso, ancora un’oretta di lavoro, un’ora e mezzo al massimo, e ho finito. Poi mando tutto in stampa. Venerdì, sono le 6:45. Ho passato tutta la notte al lavoro, e anche Cosimo &egrave rimasto qui, penso che l’abbia fatto per non lasciarmi sola. Ho già plottato tutte le mie tavole, le altre, aspetto che siano Antonio e Gabriele a farle, appena arriveranno, stamani. A questo punto, potrei anche andarmene a casa, ma anche stamani, verso le otto, ci sarà un briefing per fare il punto finale, e molto probabilmente ci sarà anche il professore. Vado in stanza da Cosimo, scendo a far colazione, gli dico, e poi vado un’oretta in palestra, qua sotto, che la mattina apre alle sette. Non ci vado mai così presto, ma più che di allenarmi ho bisogno di una doccia. Chiedo a Cosimo, vuoi che ti porti qualcosa dal bar, lui mi dice di no, lo dice con un’aria un po’ affranta. Penso che gli dispiaccia di essersi comportato così con me, di avermi esternato il suo desiderio. Cosimo &egrave ...
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