1. PerdutaMente


    Data: 29/06/2019, Categorie: Etero Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu

    ... Lui &egrave ancora fuori, si &egrave tolto il preservativo, si avvicina, e mi chiede se ho dei fazzoletti di carta, Cerco un pacchetto, frugandomi nella borsetta e glielo porgo, &egrave ancora intero, lui lo prende e, di fronte a me, si pulisce come se per lui fosse la cosa più naturale del mondo farmi vedere come lo fa. Quando ha fatto, si tira su le mutande e i pantaloni della tuta, getta i fazzoletti sporchi per terra, fa il giro della macchina passando da dietro, e si rimette al posto del guidatore. Grazie, mi dice. Rimette in moto, solita stradina per uscire da questi campi, si immette sulla strada principale, e più avanti ecco il parcheggio dove ho lasciato la macchina, svolta e, prima di fermarsi, allunga la mano verso il mio viso e mi dà una carezza. Scusami, mi dice, sono stato un po’ irruento stasera. Allontano la sua mano, infastidita. Allora parla in modo un po’ lamentoso e piagnucolante, mi dice, devi capire anche me, sinceramente mi &egrave girato il cazzo che non mi hai chiamato, pensavo che tu fossi sparita e ...
    ... francamente penso che non mi avresti chiamato se non ti fossi lasciata con il fidanzato, io sono così, mi conosco, mi fanno incazzare queste cose. Non gli rispondo, lui si ferma, e appena vede che mi slaccio la cintura ed esco di macchina, senza nemmeno accennare a salutarlo, mi dice, sei ubriaca fradicia e ti puzza l’alito di alcool, comunque. Gli sbatto la portiera in faccia, senza nemmeno lasciarlo finire di parlare, rientro in macchina, mentre lui si &egrave già avviato sgommando e si &egrave allontanato, in pochi secondi. Sono sicura, non lo rivedrò più, ma ero sicura anche sabato scorso che non lo avrei più visto, invece eccomi ancora qua, umiliata e distrutta, incapace di gestire la mia infelicità e la mia solitudine
    
    Sulla strada di ritorno, puttane. Macchine che si fermano per trattare. Cosa c’&egrave di diverso tra me e loro? Loro per necessità, io per incapacità di vivere. Sul cellulare, ho vari messaggi di Matteo che mi chiede dove sono. Dove sono. Da sola, dentro una macchina, perduta nella notte. Perdutamente. 
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