PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... appiccicato addosso, scherza perfino, guarda qui, mi dice, oltre al fiume facciamo spagliare anche la fogna così finiscono tutti nella merda! Si mette a ridere, e la situazione è talmente balzana che scoppia da ridere anche a me. Mi sembra che siamo entrati abbastanza in sintonia, ed è un po’ per confidenza, un po’ per fastidio, che gli dico, coraggio Cosimo, domani è venerdì, consegniamo questo lavoro, e da domani pomeriggio puoi andare a divertirti. Non ride, non so se è la mia battuta che non gli ha fatto ridere, o perché si è immaginato la giornata di domani. Il venerdì pomeriggio, è proprio il giorno in cui Cosimo va puttane. In che senso dovrei andare a divertirmi, mi chiede. Ma dai, gli dico, è venerdì, domani sera puoi tranquillamente far tardi con tua moglie. Ah sì sì, dice, apparentemente tranquillizzato, in realtà molto interdetto. A quel punto si sente autorizzato a chiedermi, anche tu il venerdì sera ti diverti, immagino, è una seratina adatta, no? Se è per quello tutte le sere sono adatte, gli dico ridendo. è evidentemente infastidito, nervoso, e sta tremando tutto addosso. Guarda Cosimo, gli dico, tanto per cambiare discorso, gli mostro i dati delle ultime simulazioni, fatte con due metodi leggermente diversi, ambedue danno livelli di rischio di inondazione più bassi, e le aree alluvionate si riducono notevolmente. Finalmente lo vedo soddisfatto, dice: bene, bene, Ricontrolla i conti rifatti con i ...
... nuovi coefficienti, io esporto le superfici alluvionate, e gliele allego in un file in modo che lui possa poi montarle nella tavola, questo è compito suo. Osservo le sue braccia, scarne e magre, la sua pelle bianchissima e un po’ sudaticcia, le sue mani nervose con le dita lunghe e affusolate, non so per quale cazzo di motivo, ho in mano una penna blu a sfera, e inizio a scrivergli su una mano, una scritta del cazzo, ‘Eureka’. Mi guarda emozionato, nemmeno gli avessi scritto, scopami subito. Sei contento ora, gli dico, che non li facciamo più annegare nella merda? E lui, dice, sono felice sì, e accompagna il suo sì avvicinando la sua bocca al mio collo, e inizia a baciarmi sul collo, scendendo, una, due, tre, quattro volte, ogni bacio una parola sospirata. Sono. Davvero. Molto. Contento. Che stronzo, ci sta provando. Non so per quale cazzo di motivo, ma scoppio a ridere, una risata liberatoria, che non riesco a trattenere. Guardo Cosimo con aria stranita. Oh questa? gli dico. Scusa Simona, ti prego di scusarmi, mi è presa così, lo dice mentre gli tremano gli occhi e le mani. Poi, con un gesto goffo e insolito, si allunga in avanti, con la testa, e prova a baciarmi. Mi ritraggo indietro, ma poco, pochissimo, spaventata più dalla repentinità del suo gesto che dalle sue vere intenzioni. Lo fisso con gli occhi spalancati, Ehi che ti prende, gli dico. Ma è una domanda stupida, lo so benissimo che gli prende! Lui si mette lì, con la faccia un po’ impermalita, e inizia ...