PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... dice all’orecchio, fai conto di dovermela appoggiare sul pacco quando sto disteso a letto. Stronzo. Pare che lui sia fidanzato con una tipa che vive in una città del nord, o almeno questo è quello che dice, e così quando qualcuna della palestra gliela dà, è sempre onesto, pare che dichiari alle sue partner occasionali che lui è interessato solo al sesso e che in questo momento lui non se la sente di lasciare la sua ragazza a cui è molto attaccato, quindi patti chiari e amicizia lunga. Anche questa cosa me l’ha riferita Marina, a cui il Filippo fece un discorso similare, e lei non si è fatta problemi, ci ha scopato solo una volta e, stando a quello che mi ha raccontato, è stato una grande delusione. Pettorali gonfi, addominali a tartaruga, gambe muscolose, e cazzo piccolo e moscio, ridicolo. Questa fu la sua sentenza.
Sono le sei e mezzo, sono stata tutto il pomeriggio in studio e ho cercato, per quanto possibile, di concentrarmi solo sul mio lavoro, sulle tavole da completare, sui pilastri, sui ferri. Sto ancora malissimo. Da Matteo, neppure una cazzo di telefonata. Sicuramente lui è al corrente della litigata che ho fatto stamani con sua mamma in macchina, e ora immagino che sia più imbarazzato di me, quindi penso che sarà in ambasce e non saprà cosa dirmi. Cosimo arriva, e mi dice che forse è meglio se andiamo tutti a casa e domattina torniamo in studio prima, prima delle otto, perché ci sono delle cose che lui vuole ...
... controllare personalmente, lo farà stasera da solo, ed è opportuno discuterne domattina presto senza mettersi a lavorare a vuoto, nel caso in cui ci siano delle modifiche importanti da fare. Sinceramente mi stavo preparando per fare la notte in ufficio, e questa cosa mi rovina i programmi. Ora non ho voglia di tornare a casa. Finirei per entrare in qualche chat alla disperata ricerca di qualcosa o di qualcuno, è brutto da dirsi, ma è così, mi sento così disperata che stasera potrei fare cazzate molto più grosse di quelle che ho combinato nelle ultime settimane. Decido di dare ascolto al mio cuore, e così chiamo la mamma. Mamma, le dico, se mi aspettate, stasera vengo a cena a casa e rimango a dormire lì. Ovviamente la mamma è felicissima, la sento dal tono della voce, stasera è festa, la Simona viene a casa.
Quando arrivo, con il motorino, trovo Dario, che mi stava aspettando. Mi dice, echeccazzo Simona, se sapevo che eri in motorino, sarei venuto io a prenderti in macchina. Sono quasi le otto ed è ancora è giorno, lui mi dice che stasera bisogna mangiare un po’ prima, perché lui ha le prove di uno spettacolo a teatro, e quindi dovrà lasciarci tra poco. Dario, gli dico, stasera avevo bisogno di parlare un po’ con te. Eh ma se lo dicevi prima, magari mi organizzavo diversamente, dice. Dario è un po’ così, per quanto io gli voglia bene, non mi è mai vicino come fratello, ma è sempre molto concentrato su se stesso, e ...