PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... ragazzo che ho tradito con ogni anonimo conosciuto in chat. Non esiste al mondo una persona peggiore di me. Esco dal parco, entro in un bar, prendo un caffè. Controllo l’indirizzo e il numero civico del punto in cui mi trovo, guardando la posizione GPS del cellulare sopra la mappa, e così chiamo un taxi, per farmi portare al lavoro. Arriva ‘Parigi 38′, in 4 minuti.
Quando arrivo allo studio, la Gianna è seduta al suo computer, come al solito, sta masticando un chewing gum, mi vede e subito mi fa, ciao amore tutto bene? che hai fatto? Immagino si riferisca al mio ritardo, io non le rispondo, appoggio le mie cose sopra la scrivania, mentre Gabriele, che è di spalle, non alza neppure la testa, come sempre. Pochi attimi dopo, arriva Antonio, mi dice, Simona puoi venire di là, c’è Cosimo che ti vuole parlare. Mi alzo, e vedo la faccia stranita di Antonio, mi guarda preoccupato, Simona che ti è successo, tutto bene? Non gli rispondo nemmeno. Quando arrivo nella sua stanza, Cosimo è incazzato nero, ce l’ha con me. Simona, mi dice il preliminare va consegnato almeno entro Venerdì sera, se no questi ci fanno il culo! Si pagano le penali, capito? Il Vogliono il progetto perché Martedì deve essere approvato dal Comune! è così incazzato che non mi guarda neppure in faccia, poi quando si è sfogato un po’, ed alza la testa per vedere la mia reazione, di botto cambia espressione e mi dice, e che cavolo, Simona, che ti è successo? ...
... Niente, gli dico. Allora inizia a balbettare, ma guarda, è che’ hai una faccia, non so cosa ti sia successo, ti è calato tutto il coso, il mascara, non so, hai due strisce nere lungo le guance’ vai a vederti in bagno. Vado. Allo specchio del bagno, in effetti la mia faccia appare terribile, come una maschera teatrale, le lacrime mi hanno tracciato delle strisciate nere lungo il volto, e anche le palpebre e le ciglia sono tutte macchiate di nero. Mi lavo il viso, e mi strucco come meglio posso. Uscendo dal bagno, non torno subito da Cosimo, ma mi metto a sedere, non ce la faccio a sopportare un’altra paternale e non ho la forza di mandarlo affanculo. è Cosimo ad arrivare in stanza da me, dopo pochi minuti, si mette in silenzio, in piedi dietro la mia sedia e, con un gesto inconsueto per lui, mi poggia le mani sulle spalle, sotto il collo, con dolcezza, e in modo affettuoso mi dice: Simona, puoi venire con me, andiamo a prendere un caffè. OK, gli dico, senza entusiasmo. Lo seguo, andiamo al bar di sotto, quando entriamo mi dice, mettiti a sedere, cosa prendi. Se non fossi assieme a lui, anche se sono solo le dieci e mezzo del mattino, ordinerei sicuramente un doppio whisky, probabilmente ne ordinerei due, anche a costo di bucarmi lo stomaco. Un caffè, gli dico. Cosimo prende i due caffè dal banco, e li porta al tavolino. Simona, esordisce, io non mi voglio fare gli affari tuoi, ma è da un bel po’ che non ti vedo serena. Mi dice che, in ...