PerdutaMente
Data: 29/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu
... sbottono la camicia, e mentre il suo petto mi si apre, gli dò dei bacini umidi sulla pelle, sui capezzoli, sul suo addome, conosco i punti che gli fanno piacere e lo fanno eccitare. Il suo respiro si fa eccitato, ma è come se fosse costipato. Gli dico, stenditi, mettiti giù. Gli slaccio la cintura senza sfilargliela, gli sbottono i jeans e infine gli tiro giù la cerniera dei pantaloni, lui dice aspetta, faccio io, io gli dico no stai fermo, gli sfilo i pantaloni e quasi assieme gli tiro giù le mutande, lui protesta borbottando, come fa quando sua mamma lo reprime, ha il cazzo ancora un po’ moscio e so che non gli piace che io lo veda così, non in tiro. Lo fa sentire insicuro. Non lo faccio mai con lui, ma stasera ho voglia così, prendo il suo pisello moscio in bocca e inizio a succhiarlo piano, lui dice no no, che fai, Simona, ma non è capace di fermarmi, perché ho deciso così. Ruotando la lingua sopra la sua cappella, lo sento gonfiarsi dentro la mia bocca e quando è tutto eretto, solo allora me lo sfilo di bocca e gli lecco tutta l’asta con la lingua fino a solleticargli il prepuzio, e alterno le lunghe leccate a baci intensi con le labbra, mentre gli succhio la cappella. Ha ancora le scarpe e i calzini e i pantaloni sotto le ginocchia, e forse vorrebbe spogliarsi. Gli chiedo di stare fermo. Stai fermo amore, oh cavolo, oh cavolo dice, è qualcosa che non si aspettava, 3 anni che stiamo insieme e mai una volta che gli abbia fatto un pompino come si ...
... deve, lui non me l’ha mai chiesto, e d’altra parte non è la cosa che preferisco, d’altra parte lui non me l’ha nemmeno mai leccata, ogni tanto ci prova ma è sempre un disastro e pare quasi che lo faccia con imbarazzo e senza provare piacere nel farlo. Mi dice solo, un po’ sorpreso, Simona così mi stai mettendo male, E stai zitto per una volta gli dico, sono la tua ragazza no? In realtà credo che il suo imbarazzo principale sia la presenza di sua madre, ancora insonne che gira per casa. Lecco e succhio il suo uccello con molta lentezza, voglio che si rilassi completamente, ogni tanto lo guardo con la coda degli occhi, nella stanza illuminata sommessamente solo dalle luci che provengono dall’esterno, dalle finestre che danno sul giardino di casa. Matteo ha un cazzo davvero enorme, il più grosso che abbia mai visto, e anche ben disegnato. Se solo avesse un briciolo più di autostima e magari frequentasse qualche palestra, potrebbe tranquillamente avere una carriera da attore porno E io continuo a salivarlo su e giù, lungo tutto il membro, lentamente, senza nessuna fretta, accarezzandolo con i polpastrelli le sue cosce pelose, e lo sento godere lentamente in silenzio. Lui mi chiede se gli faccio almeno togliere le scarpe, io mi volto e gli do circa il tempo necessario che lui si tolga le scarpe e i pantaloni, giusto il tempo che mi occorre per togliermi a mia volta i calzoni del pigiama e le mutandine, ora stai fermo gli dico stai giù con la schiena, lui è disteso ...