1. PerdutaMente


    Data: 29/06/2019, Categorie: Etero Autore: Labbra_di_lurido_blu, Fonte: RaccontiMilu

    ... lui mima un verso come per dire, questa me la inculo. Mi metto ad osservare gli operai sui ponteggi o sul tetto, di quelli che lavorano sul tetto non ce n’&egrave nemmeno uno che abbia l’imbragatura messa correttamente. C’&egrave un ragazzo rumeno, si chiama Sergey, lo chiamano tutti Sergi. Non &egrave la prima volta che lo vedo, diciamo che &egrave uno che si fa notare parecchio. Moro bellissimo, occhi neri, un fisico che &egrave la statua di un dio greco, scolpito nel petto e nell’addome, già brunito dal sole, praticamente un cazzo con le gambe. Anche lui ha l’aria un po’ sfrontata, ma credo sia un po’ tipico dei ragazzi dell’est, in realtà ha un atteggiamento più timido, ed &egrave molto rispettoso, &egrave sicuramente un buon ragazzo. Quando lo chiamo, lui scende dal ponteggio come se fosse facilissimo, come da una scala dolce, &egrave giù in pochi movimenti, cinque piani in pochi secondi, &egrave ora davanti a me, manco avesse volato. &egrave a torso nudo, ed &egrave uno spettacolo vederlo, sinceramente. Guarda, gli dico, che per lavorare lassù in cima, come fai, ti devi mettere l’imbragatura, e la devi mettere per bene, non tanto per fare. Lui dice, ah io non lo so, se nessuno mi spiega. Mi sta prendendo in giro anche lui, evidentemente, abbiamo fatto un corso apposta, gli abbiamo spiegato tutto sulla sicurezza, perché si indossano il casco, le imbragature, le scarpe antisfondamento, eccetera eccetera. Gli dico, sempre per la tua sicurezza, non si sta a torso nudo sul ...
    ... posto di lavoro. E lui dice, a ma fa caldo, oggi, io non resiste. Anche tu ti spogli quando hai caldo, mi dice. &egrave evidente, mi sta proprio prendendo per il culo. Mi dovrei incazzare anche con lui, ma in realtà il primo caldo dell’anno da molto fastidio anche a me, mi sento già fiacca, avrei voglia di togliermi la maglietta di dosso , e con questa maglietta nera fa ancora più caldo . Ci sono tanti uomini nel cantiere, uomini più anziani , spesso magri e con delle facce scavate dagli anni e dalla fatica, oppure anche uomini con delle grasse pance sfatte e le braccia possenti, oppure anche ragazzi giovani, quasi sempre dell’Europa dell’Est, albanesi, rumeni, bulgari, il cantiere &egrave pieno di polvere, la polvere si mescola al sudore, guardo i conducenti dei mezzi salire e scendere dai mezzi di lavoro, i camionisti salire e scendere dai grossi camion, avrei voglia di salire in una di quelle cabine dei camion, con il caldo che fa, per quanto ancora sopportabile, e di farmi sfondare a turno da tutti loro, nessuno escluso. Una voce, dentro di me, mi dice Simona sei una bambina veramente cattiva, e forse la mia psicologia &egrave molto più semplice di quella dettata dalla insoddisfazione dalla tristezza e dalla noia, forse sono solo una grandissima troia affamata di cazzo. Guardo Sergi, le sue braccia possenti, il suo volto maschio, il suo petto scolpito. Ingegnere, mi dice, quando vuoi, vieni, e ti faccio visitare io il cantiere, dice così Sergi e mi guarda con l’aria di uno ...
«12...323334...95»