La gabbietta 1 - Racconti Erotici

La gabbietta 1

... Leonardo al quale chiese cosa potesse fare; lui le suggerì di chiamare la polizia e accusare Filippo di sequestro di persona; lei fece il numero della polizia e si perse in una lunga diatriba col piantone; lui le impose di mettere il vivavoce ed urlò al piantone di avvertire il commissario che l’ingegnere Filippo Ferri aveva urgenza di parlargli; l’altro si precipitò; lei lo guardò con odio; ancora una volta il suo potere dominava.

“Pronto, ingegnere, cosa hai da comunicarmi di così grave?”

“Commissario, sono Immacolata Bianchi, parlo dalla casa dell’ingegnere e voglio denunciarlo per sequestro di persona perché non mi consente di uscire liberamente di casa.”

“Imma che diavolo vai dicendo, non credo proprio che Filippo faccia una cosa simile … Per favore, mi spieghi meglio?“

“Io ho appuntamento con un mio fidanzato; l’ingegnere, geloso, non mi consente di prendere un vestito dall’armadio e pretenda che esca nuda!”

“Questa è da barzelletta; Filippo, che c’è di vero?”

“C’è di vero che la signorina stravolge le cose a suo vantaggio, come sta facendo da sempre; due minuti fa negava di conoscere quel soggetto, adesso è un fidanzato con cui ha appuntamento; la porta è aperta e libera; però la signora pretende di indossare uno degli abiti della mia collezione; non lo permetto a nessuno; ha dato alla Caritas i suoi stracci e non ha niente da indossare; non sa nemmeno come chiedere che qualcuno le porti una tuta per uscire; non sono io che la sequestro; è lei che ...

... non sa nemmeno cautelarsi con un vestito.”

“Senti, Imma; se è una scenata di gelosia, ho ben altro da fare; se è vero che non hai un abito tuo da indossare, ti mando un poliziotto con una tuta ma ti devo far portare in commissariato, devo convocare Filippo, verbalizzare e alla fine può saltare fuori un reato a cui nessuno pensa; sei sicura di non potere risolvere in casa vostra questo screzio?”

“Io voglio andare via da qui; figurati che mi ha proposto la cintura di castità … “

“Cheeee?!?! Filippo, sei uscito pazzo?”

“Vedi, è la solita Imma che non si rende conto della gravità delle accuse; lei ha cercato di ammanettarmi al letto, per gioco dice lei, e io non ho protestato con l’autorità; io scherzo con la cintura di castità e lei denuncia la cosa a te … “

“Filippo, sei un imprenditore; i problemi li risolvi, non li poni; cosa vuoi fare in realtà?”

“Adesso io presto alla signorina una tuta da ginnastica, la porto da te con una mia auto e parliamo, ma di tutto; e vedrai quando fango c’è dietro la faccia d’angelo!”

Mentre si dirigevano al commissariato, lui le ricordò.

“Hai detto che vuoi andartene da casa mia; al commissariato ti fai prestare una tuta da un agente, io mi riprendo la mia e torno a casa con la mia rabbia e il mio dolore.”

“Io volevo solo andare a dire a Leonardo che deve lasciarmi in pace; forse ci avrei fatto sesso; ma non mi pare che sia corretto parlare di cintura di castità per una semplice copula … “

“Se me lo avessi detto l’altro ...