La gabbietta 1
Data: 07/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Arrivata a sfiorare ormai la trentina, Imma si trovava a fare un bilancio della vita e si rese conto che ben pochi dei sogni che i suoi genitori avevano cullato per lei si erano realizzati; aveva ottenuto senza sforzi la laurea in lingue ma non si era preoccupata mai di renderla in qualche modo utile; aveva rinunciato aprioristicamente ad occuparsi della fabbrica di suo padre e non aveva neppure preso in considerazione l’ipotesi del matrimonio come soluzione per una vita ordinaria.
Quando ambedue i genitori, in un incidente, se n’erano andati ancora giovani, decise di vendere l’appartamento che avevano occupato in tre e di comprare un mini adatto ad una single ormai incallita che peraltro lo viveva poco, preferendo mangiare e dormire in giro, ospite di amici o di amanti; le sue forme prorompenti le consentivano di trovare sempre un maschio che, per qualche settimana o per qualche mese, la ospitava volentieri soprattutto nel letto.
Piuttosto alta, con lunghi capelli castani, un viso morbido nei lineamenti con occhi scuri pieni di luce intensa e di fascino ammiccante, una bocca carnosa e dal disegno assai regolare, andava orgogliosa soprattutto del seno prorompente, che sfidava le leggi della gravità e si ergeva quasi impettito contro il mondo; ma i maschi erano attratti assai più dalle gambe lunghe e affusolate sormontate da un sedere disegnato col compasso, con una leggera lordosi che lo rendeva ancora più appetibile.
Il suo vestiario era teso soprattutto a ...
... sottolineare le emergenze della figura notevole, con camicette sempre ampiamente aperte fino ad esibire le curva tra i seni, minigonne vertiginose o lunghe al ginocchio ma con immancabili spacchi allusivi, leggins aderenti al punto che immancabilmente disegnavano la classica impronta di cammello all’altezza del pube; tacchi sempre non inferiori ai dodici centimetri su cui si muoveva e ondeggiava con la leggerezza di una ballerina di samba.
La cessione della fabbrica le garantì un vitalizio pari ad uno stipendio di impiegato medio, sicché non aveva altri problemi che quello di godersi la vita e di scegliersi gli amanti con cui copulare volentieri per qualche settimana o per qualche mese; tranne la recentissima esperienza, nessuna storia era andata oltre i sei mesi; quella con Leonardo si trascinava da quasi due anni, non perché lo amasse ma perché copulavano con gusto, molto spesso la faceva ridere e talvolta si inventava situazioni coinvolgenti.
Non credeva fino in fondo ai racconti che le propinava, di una fabbrica tutta sua, di grandi amori in giro e di amicizie di peso economico e di prestigio; ma aveva organizzato vari incontri con ‘terzi’, maschi o femmine a seconda delle occasioni, ed avevano vissute serate intense di sesso; aveva contattato alcune coppie per scambi che avevano fatto esplodere fuochi di artificio; l’aveva guidata in un paio di locali privati dove si era spassata alla grande.
L’ultima grande occasione, qualche mese prima, l’aveva costruita con un suo ...