La gabbietta 1
Data: 07/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... statua classica, con al centro del petto una striscia di pelo dall’alto in basso, forse fino alla peluria dell’inguine.
Si attaccò a sua volta ai capezzoli, che trovò particolarmente reattivi e stimolanti; allungò una mano e raggiunse la cintura; lui l’aiutò slacciandola; lei aprì il bottone di chiusura, fece correre la cerniera e mandò giù, insieme, pantalone e boxer; la mazza esplose sul suo viso in tutta la possanza di circa ventidue centimetri di muscolo per lo spessore di una lattina; la afferrò a due mani e la manipolò con sapienza; accostò il viso al ventre e leccò con la punta della lingua il precum dal meato.
Lo sentì godere al contatto, colse che amava quel rapporto e giocò col sesso da autentica maestra di fellazione; si perse completamente nell’assaggio dell’organo; prima prese in bocca, uno per volta, i testicoli, grossi come albicocche e gonfi di sperma, di voglia e di passione, se non d’amore; poi leccò devotamente tutta l’asta che vibrava ai tocchi della lingua; giunse alla cappella che assaporò tutta quanta, per lungo e per largo, prima di spingerla fra le labbra socchiuse opportunamente.
Fu una copula che risultò paradisiaca a Filippo, abituato largamente alle pratiche sessuali con donne vogliose, calde, prontissime a tutto ma non partecipi come avveniva a questa che adesso assaggiava per la prima volta; senza rendersene conto, la accarezzava dolcemente, quasi a rafforzare il feeling che avevano intuito e che adesso usavano per dare e ricevere ...
... piacere; la cappella, che ruotava nella bocca accompagnata dalla lingua e guidata sul palato, eccitava entrambi con forza mai provata.
Poi lei cominciò il movimento su e giù tipico della fellazione e lui si sentì portato su un otto volante celestiale dove le cadute e le risalite erano brividi intensi di piacere; ma anche lei forzava la penetrazione fin oltre l’ugola per stimolare brandelli di carne ancora non toccati dal sesso; lui le chiese se fosse sua intenzione farlo eiaculare in bocca; lei si bloccò e negò con un cenno della testa; lo voleva sentire dappertutto e per un tempo infinito; non voleva che godesse subito.
La prese dolcemente per le tempie e spostò la testa finché staccò il fallo dal viso di lei; la spinse supina sul letto e le montò addosso per baciarla con una passione inusitata; lei lo abbracciò con le mani e con i piedi, catturando i lombi tra le gambe, quasi a formare un unicum; sembrava che fosse il corpo tutto a reclamare la penetrazione che lei voleva in vagina; ma anche l’ano pulsava perché ormai il desiderio di sentirlo nel ventre, da dovunque entrasse, era irresistibile; glielo sussurrò.
Filippo si distese sopra di lei e la ingombrò tutta, anche se non era né piccola né minuta; appoggiò il fallo sulla vulva; lei mosse una mano e spinse la punta alla vagina; il manganello penetrò per centimetri, spinto da sopra e risucchiato da sotto; invase il canale vaginale, lo riempì tutto e arrivò alla cervice dell’utero; lui si dovette bloccare per il ...