1. La gabbietta 1


    Data: 07/03/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... lei, in risposta, gli chiese se non aveva una casa sua senza però una moglie che lo aspettasse; la avvertì che era singolo e che possedeva una bella casa; lo prese per mano e uscirono tra i commenti invidiosi dei maschi e quelli inviperiti delle signore.
    
    Non era una casa ma una vera villa con tanto verde, a poca distanza dal centro della città; Imma la guardò ammirata e, dentro, si perse tra stanze, arredi e decorazioni; lui la guidò con tenera decisione verso un salone e la invitò a sedere su una poltrona; versò da una bottiglia del cognac per due e si sedette di fronte, guardandola con manifesta ammirazione; lei accavallò le gambe perché lo spacco nella gonna gli consentisse di godersi la vulva carnosa, coperta dal minimo perizoma.
    
    Fu ancora lei a prendere l’iniziativa; si alzò, lo spinse a fare altrettanto e lo avvolse nel bacio più sensuale che riuscisse a dare; per una reazione imprevista, qualcosa si mosse nel suo ventre e per la prima volta provò un moto di interesse che non era la solita passione in vista di una copula, ma un segnale di partecipazione emotiva più intensa a quel rapporto che non ancora si era neppure avviato; la dolcezza del bacio con cui lui rispose le diede un senso di deliquio strano.
    
    Gli chiese, labbra sulle labbra, ove fosse la camera e lui la trasportò senza staccare le bocche; anzi le slacciò la camicetta e lei giunse ai piedi del letto con il seno che prepotentemente splendeva all’aria; la spinse riversa sul letto e le sfilò ...
    ... delicatamente la gonna facendola scivolare a terra; si inginocchiò tra le sue gambe e poggiò le labbra sulla vulva; cominciò per la donna una corsa nell’inferno della passione che in pochi minuti l’avrebbe portata in cielo.
    
    La bocca di lui leccava, succhiava, aspirava, mordeva, carezzava, titillava ogni centimetro delle grandi labbra che palpitavano gonfie e ormai roride di umori; con la lingua solleticò le piccole labbra che si schiusero ed aprirono la strada al clitoride ritto e gonfio; lei sentiva il ventre squarciarsi per un’infinita serie di piccoli orgasmi finché esplose in uno squirt che invase il volto di lui; leccò tutto amorosamente e afferrò i seni, stringendo tra pollici e indici i capezzoli duri e vogliosi.
    
    Si sollevò in piedi, salì in ginocchio sul letto e si piegò sui seni; li leccò per tutta la superficie, in cerchi concentrici; poi si diresse alle aureole e le carezzò, con le dita e con la lingua, per piombare infine sui capezzoli che prese tra i denti, uno per volta, e mordicchiò delicatamente, leccò e succhiò come un poppante affamato; lei si limitò a gemere e ad abbandonarsi alla goduria delle leccate.
    
    Imma era incerta se fiondarsi sulla sua virilità e ricambiare con la bocca il piacere che lui le aveva regalato; oppure tirarselo addosso e sentirlo immediatamente e direttamente nella vagina che adesso soffriva di astinenza; intanto, si rese conto che lui aveva ancora addosso gli abiti; si precipitò a sfilare la camicia mettendo a nudo un torso degno di una ...
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