Sedici anni - Capitolo 8
Data: 16/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... tutto per il peggio", e chiuse gli occhi.
Spostai la mia faccia a pochi centrimeti dalla sua e pigiai le mie labbra sulla sua bocca, feci un po’ di pressione, le mie labbra massaggiarono dolcemente le sue. Niente lingua, solo un morbido bacio amoroso, quello che sognavo da tanto tempo, sognandolo e pensando che non sarebbe mai successo, ed ora stava accadendo, stavo baciando Alberto!
Lasciai che le mie labbra si attardarassero sulle sue per un po’ prima di togliermi ed aprire gli occhi. Lui aprì i suoi fissandomi diritto nei miei.
"Oh... mio... Dio", disse lentamente, "Tu... mi hai baciato... tu mi hai baciato! "
Improvvisamente gelai di paura vedendo l'espressione sorpresa sulla faccia di Alberto, i suoi occhi larghi. Le ruote stavano girando e lui cominciava a mettere insieme tutti i pezzi.
"Tu... ha pensato che stessi parlando di te? Ma... questo vuole dire... tu e Alessandro?"
Finalmente uscii dal mio stato pietrificato mentre le lacrime cominciavano a scendere dai miei occhi. Mi sedetti sull'orlo del letto nascondendo la faccia fra le mani capendo di aver rovinato la mia amicizia con Alberto. Avevo rovinato la mia vita con Alessandro ed ora avevo allontanato tutti quelli che mi volevano bene. Il mio sogno di mostrare il mio amore ad Alberto con un bacio era diventato realtà, ma l'incubo che ora mi avrebbe odiato e non mi avrebbe mai perdonato mi angosciava. Sentii il mio torace stringersi fino a farmi male, sentii lo stomaco che si torceva, sentii... ...
... una mano sulla mia spalla.
"Giorgio... è tutto ok, per favore non piangere", implorò. "È tutto ok, non mi importa, per favore non piangere, odio vederti così."
Alberto mise un braccio intorno alla mia spalla e mi strinse a sè. Io misi un braccio intorno a lui e seppellii la faccia nel suo torace. Ed in quella posizione, con quel contatto, non avevo alcun pensiero di sesso o possesso su Alberto, solamente un disperato desiderio di mantenere la nostra amicizia, quello che veramente mi importava.
"Tu sei ancora tu, Giorgio. Tu sei ancora lo stesso amico che ho sempre avuto. Ti piacciono i ragazzi, nessun problema. Nessuno deve sapere", mi bisbigliò mentre strofinava e mi accarezzava la schiena.
Io tirai su col naso e mi asciugai gli occhi mentre alzavo la testa.
“Grazie, Alberto."
"Tutto OK?" chiese. Io accennai semplicemente col capo. "Perché non ti pulisci, fai una doccia, poi possiamo uscire e fare qualche cosa, che ne dici di una pizza."
Mi dichiarai d'accordo ed asciugai l'ultima delle lacrime dai miei occhi mentre ci alzavamo insieme. Lui mi abbracciò stretto e bisbigliò che tutto sarebbe andato per il meglio.
Mi sorrise al di sopra della spalla e se ne andò.
Rimasi lì fermo cercando di riprendermi finché non fui abbastanza in me per andare a fare la doccia. Mentre prendevo l’asciugamani dall'armadietto un pensiero strano attraversò la mia mente. Tutte le preoccupazioni, tutto il cambiamento e le rivelazioni dei giorni passati, dopo avere baciato ...