Lo stage 1 - Racconti Erotici

Lo stage 1

... cautela, distanziati e mi accorgo che è già andato via, pagando le consumazioni.

Non sono soddisfatta, perché ancora non sono in grado di valutare se sto facendo le corna ad un marito incolpevole o se sto cercando di stanare un cornuto contento; cerco di parlarne con Paolo la sera, a cena, ma lui si limita a fare una grossa risata e a dirmi che non si capisce da dove vengono le mie follie; cerco di obiettargli che tante volte nei discorsi mentre scopiamo lui mi dà la sensazione di provare piacere se ipotizziamo rapporti multipli.

“Laila, ma per un attimo solo hai pensato per caso che, quando tu parli astrattamente di rapporti alternativi, la mia immaginazione va a me con te e con un’altra donna meravigliosa come te?”

“Anche quella è trasgressione?”

“No; e allora che cos’è la trasgressione, per te?”

“Che so, due gay, un cornuto contento … “

“Senti, la vita è molte cose, tutte diverse; se continui a credere solo in quelle che conosci tu, la riduci a ben poco; quel poco che sai tu è niente, in realtà. Fatti una cultura e poi ne parliamo.”

Non si accorge che è proprio questo atteggiamento di supponenza che mi manda in bestia e mi fa sbagliare; io vorrei confessare qualche mio capriccio per parlarne insieme e lui mi liquida come ignorante; decido quasi immediatamente che farò a modo mio e, cuckold o non cuckold, le corna gliele faccio e se le dovrà tenere perché mi ha sposato; neppure riesco a rendermi conto che, col divorzio, un matrimonio salta ...

... abbastanza facilmente; qualche decennio prima, avrei rischiato il delitto d’onore.

Come aveva profetizzato Sonia, ma avrei capito troppo tardi, sto aprendo la via ad una valanga che mi travolgerà, il tutto per un atteggiamento fanciullesco da bambina capricciosa e per un’arroganza ingiustificabile; non passa nemmeno una settimana ed io sono di nuovo allo stesso bar a concupire sconosciuti, questa volta per fare le corna a mio marito, cosciente di quel che faccio; un tipo che scende da un’auto elegante mi aggancia facilmente, mi travolge e mi invita a un giro in macchina.

Deve essere una tecnica largamene sperimentata, perché si dirige immediatamente al parcheggio vuoto di un centro Commerciale, si va a sistemare nell’angolo più remoto e buio; spegne il motore e mi avvolge in un bacio lussurioso, mentre le sue mani sono già oltre il mio perizoma e due dita mi stanno scavando nella figa con grande piacere; è bravo, con le mani, e in un niente mi trovo ad avere la prima grossa sborrata; perdo il contatto con la realtà e godo solo del suo sesso.

L’ha tirato fuori, abbassandosi alle caviglie il pantalone e il boxer e mi accorgo che ha una bella dotazione; riesco a non fare confronti con mio marito, stavolta, perché voglio che il ricordo di lui si cancelli e ci sia solo sesso; afferro l’asta con due mani, una sotto i coglioni grossi e gonfi, e comincio a masturbarlo con grande efficacia; mi ferma un paio di volte per non sborrare, mi prende per la testa e mi fa abbassare fino a ...