Una notte al sexy-shop.
Data: 12/06/2019,
Categorie:
Trans
Anale
Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster
... da aspetta’ n’antra mezzora… Mo’ stamo soli, ma fino alle tre quarcheduno potrebbe ancora ariva’. Doppo le tre invece, nun vie’ mai nisuno… e si poi dovesse proprio da ariva’… vorà di’ che te vai a annisconne ner camerino…”
Questa ultima frase mi ha chiarito l’ultimo dubbio che finora avevo, riguardo al DOVE e al QUANDO, avrei dovuto fornire le mie prestazioni sessuali. Per un po’ avevo sperato che la cosa potesse svolgersi da me, più tardi.
“Oh… intanto mettete comoda… anzi… perché nun te rimetti quer paio de scarpe che t’eri provata prima? M’arrapavi proprio, su quelle scarpe!”
Come se prima non me ne fossi accorta…
Faccio come mi chiede.
Al negozio continua a non arrivare nessuno. Per ingannare il tempo fino alle 3, dopo le scarpe rosse, il maledetto commesso mi fa provare una mezza dozzina diversa di capi di abbigliamento erotici (principalmente lingerie) chiedendomi di sfilare per lui davanti al bancone a ciascun cambio. Con ogni probabilità sta scegliendo il tipo di abbigliamento col quale dovrò farmi scopare più tardi, o meglio, come dice lui me lo lascerò
butta’ un po’ ar culo
. Lui, intanto che assiste alla sfilata, continua a buttare un occhio alle immagini della telecamera esterna che gli arrivano in diretta sul monitor. Comincio a sentirmi un bel po’ seccata per questa forma di umiliazione, ma sono costretta a fare buon viso a cattivo gioco.
Come se non bastasse, devo pure sorbirmi i suoi eleganti commenti estetici:
“Belle gambe che ...
... c’hai… m’ar****no proprio.”
Oppure:
“Er culo annerebbe puro bbene, ma le zinne so’ troppo piccole… dovresti da fatte mette du’ belle bocce finte… tipo ‘na 4a o ‘na 5a… Sai quanti omini in più acchiapperesti!?”
O anche:
“Co’ sta robba addosso faresti arizza’ er cazzo puro a li morti, fidete!”
O ancora, uno tra i più raffinati:
“Peccato che c’hai er cazzo, sinnò me te sposavo proprio…”
Insomma, tutto un campionario di sottilissimi commenti di gran classe ed eleganza. Sicuramente degni della migliore giuria di un’edizione di
Miss Italia
.
Qualche minuto prima delle 3, certo che oramai non arriverà più nessuno, facendomi cenno di raggiungerlo dietro al bancone:
“Viè qua, và… che è ora.”
Obbedisco. In questo momento indosso un corpetto di pizzo tutto traforato, con un’ ampia apertura a forma di cuore in corrispondenza del culo.
Mylord prende da un cassetto un dvd, lo inserisce nel lettore collegato allo schermo posto sul bancone e preme “play”. Appaiono immagini di un filmetto anal-trans.
“Vie’ qua, bella… pieghete sur bancone…”
E’ arrivato il momento, ok... Poggio il busto sul piano, culo in aria. Slaccia la cinta dei pantaloni e se li cala assieme alle mutande. Mi afferra con entrambe le braccia da sotto alle cosce e mi solleva spingendomi ancor più sopra al bancone, poi sento le sue mani allargarmi le natiche e il suo viso insinuarsi tra di esse, con movimenti frenetici. Emette suoni simili a quelli di una foca in calore (non che io sia ...