1. La moglie del capitano


    Data: 12/06/2019, Categorie: Etero Autore: Asteroide1962, Fonte: Annunci69

    ... nel mezzo e, prima titillo lentamente il suo culetto, allargandole leggermente le gambe, tirandole un po’ in su il sedere, arrivo alla sua figa.
    
    Negli anni 80 poche donne si depilavano e lei non faceva eccezione però devo dire che non erano troppo lunghi, anzi, mi parevano curati e già inzaccherati dai suoi umori.
    
    Sentire i suoi umori in bocca era un potente afrodisiaco e più affondavo la mia lingua più aumentava la mia voglia non solo di godere ma anche di leccare.
    
    Lei si girò a pancia in giù e con la mani sulla mia testa mi costrinse quasi a penetrarla con la lingua con suo immenso piacere.
    
    Rilasso la sua presa quando venne ed baciandola dal pube comincia una lenta risalita verso la pancia, le tette e poi la bocca dove le nostre lingue si allacciarono in un lungo bacio.
    
    In quella posizione la penetrai e avvolto dal calore del suo corpo sentivo il mio piacere crescere.
    
    Mi sentivo un gigante, avevo tutto il suo corpo tra le mie mani: qualunque parte di lei toccassi sembrava quasi scomparire tra le mie mani.
    
    Sentivamo i nostri cuori accelerare il ritmo, le mie mani sui suoi fianchi che sollevava per aumentare la penetrazione, le sue sulla mia testa per ...
    ... evitare che le nostre bocche si staccassero.
    
    Respiravo l’aria che respirava lei e la scarsità di ossigeno era una droga per noi, ci faceva aumentare il piacere che provavamo.
    
    Non so come e non so chi dei due fu che si girò ma mi trovai con lei sopra di me, i miei fianchi stretti tra le sue gambe: una cavallerizza impazzita, si alzava e scendeva lungo l’asta del mio cazzo, le sue tette ballonzolavano. Le misi le mani sui fianchi e la fermai con tutto il cazzo dentro perché volevo gustarmi a lungo quel piacere. Ansimavamo, sbuffavamo, dicevamo parole sconnesse. Le passai le mani dietro alle reni, la tirai verso di me e cominciammo a limonare. Entrambi in estasi venimmo quasi in contemporanea e poi ci stendemmo lei con la faccia sul mio petto ad ascoltare i nostri cuori.
    
    Ci sono molte persone che ricordano quell’anno per la grande nevicata, altre che lo ricordano per il servizio militare ed io che ricordo per Veronica.
    
    P.s. Che il ricordo di una donna sia vivido in me non è un segreto, tutto il resto è pura fantasia. Anche se nel racconto non ho mai menzionato il preservativo ricordo a tutti che è bene usarlo se abbiamo a cuore non solo la nostra ma l’altrui salute. 
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