1. La moglie del capitano


    Data: 12/06/2019, Categorie: Etero Autore: Asteroide1962, Fonte: Annunci69

    ... cucina.”.
    
    “Quindi ti serve che regoli le ante dei pensili?” Chiedo con una punta di delusione nella voce.
    
    “Certo, vieni che ti faccio vedere.” E prendendomi una mano mi aiuta ad alzarmi dal divano. Lo strattone che mi ha dato è stato un po’ troppo forte e per poco non le cado addosso, riesco a malapena a fermarmi a pochi centimetri da lei ma percepisco lo stesso il calore del corpo e, poggiando la mano libera sul fianco, le sue curve nonché il brivido leggero che attraversa il suo corpo. Non so se tutto questo è stato il LA che ha dato inizio al nostro canto ma una frazione di secondo dopo le nostre labbra erano in contatto.
    
    Timide le nostre lingue si sfiorano, si assaggiano, mi mordicchia il labbro superiore, poi quello inferiore ed entra nella mia bocca esplorandomi. Le mani, nel frattempo abbracciano, sfiorano, alzo la sua gonna ed accarezzo la parte esterna delle cosce sentendo il tessuto dei collant; lei mi sfila il maglioncino e, ancora prima che la mia testa sia fuori dal tessuto mi da un piccolo morso sul collo.
    
    La mia mano, compressa dai collant, va alla ricerca della sua figa che sento già umida anche da oltre il tessuto delle mutandine, l’accarezzo e cerco di spostare le mutandine stesse ma la pressione dei collant rende tutto difficile, quindi sfilo la mano e aiutandomi con l’altra abbasso le calze; così facendo le mie mani corrono sulle sue natiche che sento sode ed allora le stringo una nella mano destra, l’altra nella sinistra.
    
    Inarca la schiena ...
    ... buttando la testa all’indietro emettendo un lamento di piacere e capendo che gradisce le massaggio i glutei e con una mano entro nelle mutandine andando verso il buchetto dell’ano.
    
    Le nel frattempo mi ha slacciato i pantaloni e con la mano destra mi accarezza il cazzo: lo sento teso al massimo, quasi dolorante ma che implora di essere accarezzato voglioso di esplodere.
    
    Siamo in piedi, mezzi nudi, in una posizione che normalmente sarebbe scomoda ma nessuno dei due arretra vogliosi di sentire il corpo dell’altro.
    
    Lei, scostandosi leggermente da me, si toglie la parte superiore dei vestiti e portando le mani dietro la schiena si slaccia il reggiseno. Io, porto la mano sinistra appena sotto le scapole, l’altra mano che continua a scendere verso la sua figa e la mia bocca che, trovato un capezzolo, bacia, morde e succhia facendolo indurire; le sue mani ora sono sui miei capelli e preme la mia testa verso le sue tette quasi a volermi soffocare.
    
    Con voce rotta dalla voglia mi dice di seguirla ed io, controvoglia, tolgo la mano e lasciando sfilare i pantaloni dai piedi, in boxer, la seguo come un fedele cagnolino.
    
    Non ha nemmeno il tempo di spostare le lenzuola dal letto che, abbracciandola da dietro, la faccio cadere sopra mentre bacio collo, lecco le orecchie e poi con la lingua seguo la colonna vertebrale verso le reni e poi più in giù arrivando sui glutei. Da dietro le sfilo le mutandine mentre con dei piccoli morsi le tormento le chiappe poi insinuo la mia lingua ...