1. Monica - parte quarta - da sogno a realtà


    Data: 06/06/2019, Categorie: Etero Autore: Malandrina, Fonte: Annunci69

    ... spavento alla vista di due grossi cazzi accanto a lei nel corridoio di quel vagone vuoto.
    
    Si era persa così tanto nei suoi pensieri che non si era accorta di due giovani controllori che scoprì dopo essere stati ovviamente allertati dal capostazione che l’aveva inculata prima. La vista di quei due cazzi così duri per lei la fece sentire tanto forte e potente quando troia inerme.
    
    In estasi ninfomane li guardò, sorrise e riaprì il video del telefono per riprendere anche quella scena, sperando che in quel modo si sarebbe avvantaggiata i compiti.
    
    Quella settimana, l’orgia cominciò con il nuovo rituale che prevedeva la proiezione delle prodezze della Troia, e se il primo video piacque da morire in tutta la sua indecenza per quell’inculata rubata contro il muro di un buio e squallido sottopasso di una stazione di provincia, il secondo scatenò un applauso dal gruppo di pervertiti.
    
    Nel secondo video, Monica alle prese con quei due cazzoni si mostrò in tutta la sua perversa sessualità. Nella prima parte del video, pur sapendo i due ragazzi di che troia si trattasse, lei opponeva resistenza per istigare la massima irruenza nei suoi carnefici. Si dimenava con forza realistica e cedeva solo quando gli schiaffi e gli sculaccioni diventavano davvero forti, o quando uno la strangolava obbligandola a spalancare la bocca perché l’altro ci si infilasse dentro fino alle palle. I due la abusarono a lungo in ogni ...
    ... buco e posizione, ma lei riusciva sempre a divincolarsi prima di farli sborrare. Alla fine i due pur con i cazzi di marmo cominciarono a dare segni di stanchezza, alle prese con una guerriera del sesso come Monica che non sembrava volersi lasciar sopraffare se non in quegli attimi di virilità estrema in cui non poteva che latrare con la faccia premuta sul sedile o sul finestrino.
    
    Fu infatti lei a finirli senza pietà, entrambi svaccati sui sedili uno di fronte all’altro, con lei che si impalava impietosamente su uno mentre succhiava a strozzo l’altro, per poi prenderli e stringerseli vicini e farsi infilzare culo e figa insieme schiacciata tra i due e sollevata da terra. Poi di nuovo lei a smorzacandela alternati o doppi, con movimenti di bacino sinuosi e veloci, circolari e stantuffo con cui si faceva esplorare ogni anfratto della sue carne dalle cappelle dei due.
    
    Il treno non aveva fermate intermedie e Monica fu scopata per tutto il tragitto dai due giovani controllori. Quando si prese tutti gli orgasmi che volle, si dedico ai due con minuziosa devozione e golosa avidità, facendosi sborrare in faccia mentre ancora guardava la sua Padrona attraverso l’obbiettivo, con aria di riconoscente sfida.
    
    La sua troiaggine fu plaudita ma la Padrona si arrabbiò per il mancato uso del preservativo.
    
    La punizione fu durissima. Finchè non avrebbe avuto i risultati delle analisi, Monica non avrebbe avuto cazzo. 
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