Monica - parte quarta - da sogno a realtà
Data: 06/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Malandrina, Fonte: Annunci69
... nubifragio che era scoppiato in quel momento.
Scese come in trance, con la camicietta di seta colo sabbia che era una seconda pelle sulle sue tettone e i suoi capezzoli che sembravano voler bucare la delicata stoffa. Quando scese le scale si voltò e vide quello che doveva essere o un capostazione o un controllore parlare al telefono.
Stava parlando con sua moglie di faccende da sbrigare e aveva l’aria evidentemente annoiata e frustrata. Monica pensò di aver trovato a perfetta e si incamminò verso di lui, guardandolo e avendo cura di tirar su la schiena e aprire le spalle in modo da far svettare le sue tette grandi e sode e mostrarle in tutta la loro perfetta rotondità rotta solo dai suoi capezzoli turgidi.
L’uomo si voltò a guardarla quando lei era già vicina e trasalì travolto dalla sua spudorata bellezza al punto dal doversi giustificare con la moglie del sospiro improvviso. Monica gli sorrise ammiccante e si fermò davanti a lui, indugiando col telefono come se fosse lì solo per ripararsi dalla pioggia. Ormai Monica si vedeva già scopata contro i muri di quel tunnel e la sua fica annaspava madida mentre lei lentamente diede le spalle all’uomo che continuava a parlare con la moglie, anche se dal tono monocromatico della sua voce si capiva benissimo che la stava guardando.
Monica appoggiò la faccia al muro e con un solo gesto espose il culo nudo sollevando la gonna e lasciandolo sbocciare rotondo e apparentemente candido in faccia a quell’uomo. Senti il suo buco ...
... di culo pulsare e bruciare sotto gli occhi di quell’uomo che aveva smesso di parlare. Monica prese il telefonino e si cominciò a video riprendere e vide l’uomo che aveva chiuso la conversazione con la moglie senza neanche salutarla. Le stava fissando il buco e si guardava furtivamente intorno.
Sulle chiappe perfette e sode di Monica, la Padrona aveva scritto, proprio sul coggige e ad arco sopra l’inizio dello spacco. “Maneggiare senza cura” con una freccia che scendeva giù indicando inequivocabilmente il buco del culo di Monica. Accanto al buchino, appiccicato con nastro adesivo, un preservativo. Non contenta Monica si apri il buchetto con le due dita della mano libera e sculetto dolcemente guardando l’uomo attraverso il video del suo telefono.
L’impeto fu pazzesco, irruento, vigoroso e impetuoso. In pochi attimi l’uomo si era liberato di ogni remora, aveva sfoderato il suo cazzo e dopo aver armeggiato bestemmiando nervosamente col preservativo, se lo mise e infilò il cazzo nel culo di Monica in un colpo solo, che sospirò acuta con le movenze di chi bagna di acqua fredda un’improvvisa ustione lancinante. Monica fu colta da un orgasmo improvviso, come già le era capitato durante le lunghe monte anali, ma questa volta l’esplosione fu immediata e particolarmente intensa. L’uomo la scopò ruvidamente e senza ritegno, stantuffando come un forsennato e palesemente interessato solo alla sua sborrata, inseguito dallo spettro della moglie gelosa e vendicandosi di una vita che gli ...