1. Una partita a tennis (a nuclear error)


    Data: 27/05/2019, Categorie: Chat e siti di incontri..., Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Autore: Capitan_America, Fonte: RaccontiMilu

    ... stampata sopra e sono uscita sul pianerottolo. Prima di infilare gli occhiali a specchio ho dato un’occhiata fuori della finestra sulle scale: neanche una nuvola. B1. La lancia Y rosa scintillava sotto i neon del seminterrato. Perfetta, come se fosse appena uscita dalla catena di montaggio. Mi sono avvicinata togliendo l’antifurto. Aveva detto: “Ho bisogno di un favore: il mio Patrol mi ha appena piantato sulla statale e devo assolutamente incontrare una persona a Torino”. Gli avevo risposto: “Non ti sembra per caso di esagerare zuccherino nel chiedermi di accompagnarti da un’altra donna?” Lui ha continuato: “Devo anche fare un’altra cosa molto importante: devo togliere un lucchetto da un box auto che ho venduto qualche giorno fa. Non è andata male 10000, non è molto però arrivano giusto in tempo”. Non sono mai stata un premio Nobel in matematica, ma sapevo come si sarebbe conclusa la giornata: al buio di un seminterrato come quello in cui mi trovavo.
    
    “Ok dammi il tempo di arrivare”.
    
    Ripensavo al suo messaggio giocherellando con il portachiavi della Lancia infilato nel mignolo. Roteava facendo tintinnare la scritta Broadway: First Class. Le cose più belle nella vita succedono contro ogni aspettativa. Era una delle perle di saggezza che il Super Coglione snocciolava quando aveva voglia di farsi una scopata, spacciandosi per un guru del Cazzo Duro. Ho infilato una mano in tasca per toccare la moneta portafortuna. “Sai qual è la cosa più importante nella vita, ...
    ... Pasticcina?” “No, sentiamo…” “La fortuna”. Lo stereo si è accesso automaticamente dopo l’avviamento. Sade ha iniziato a cantare Your Love is King, con la sua solita voce suadente. Una pantera si muoveva silenziosa in mezzo alla vegetazione. Ho allungato l’indice verso la calamita viola e nera leopardata attaccata al centro del cruscotto fuxia fino a sfiorarla. Una scritta con lo stesso carattere del portachiavi diceva:
    
    PUSS!
    
    Mi sono seduta sul bordo del letto ancora nuda e ho lasciato cadere l’asciugamano che avevo intorno ai capelli. Stavo cercando di posizionare la fotocamera digitale in modo che non fosse visibile nel riflesso dello specchio. Ho aperto le gambe e mi sono appoggiata con le braccia sul letto. 18:00 in punto. Dopo aver preso alcune foto con l’autoscatto, ho aperto la porta d’ingresso e l’ho lasciata spalancata. Sarebbero dovuti arrivare di lì a poco. Sono tornata in camera e ho ripreso a masturbarmi. Il citofono mi ha interrotto prima che potessi raggiungere l’orgasmo. Ho aperto il portone in strada e sono tornata ad aspettare sul letto. Quando me li sono trovati davanti non ho pensato neanche per un attimo a cosa dire. Ho appoggiato le mani al bordo del letto, inarcando leggermente la schiena ho iniziato a succhiarli a turno. Avevo addosso solo le scarpe nere aperte e un braccialetto di pelle, una treccia sottile intorno al polso, eppure non mi sentivo affatto vulnerabile. Continuavo ad ingoiare sperma, aspettando che la nave si staccasse definitivamente dal molo ...
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