Una partita a tennis (a nuclear error)
Data: 27/05/2019,
Categorie:
Chat e siti di incontri...,
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Autore: Capitan_America, Fonte: RaccontiMilu
... rallentare tenendo le mani in tasca, appena Pasticcina si è fermata ha sporto le spalle in avanti come se volesse chiedere: “Allora?”. Siamo scese dalla macchina. “Sei D?” “C. A.?” “Dovremo resistere all’impulso di strapparci i capelli per la sua assenza. Ha avuto un guasto con il catorcio. Stiamo andando a recuperarlo sulla statale. E quello?” Indicava lo scooter dietro la ragazza con lo sguardo. “Mi serve un posto dove lasciarlo. C’è un’altra cosa però…” Sembrava preoccupata. “Sentiamo.” “Devo usare il bagno.” “Anch’io”. Ho detto annuendo. Pasticcina ci ha guardate con un mezzo sorrisetto assorto. Poi si è aggiunta: “Ok”
Fopp!
Hanno continuato a scambiarsi qualche parola in inglese, mentre la Due Cv procedeva sulla statale. Non capivo perché continuassero a parlare in inglese anche tra loro, visto che nessuna delle due sembrava avere una grandissima pronuncia. Sul cruscotto ho notato la scritta Black Night Eye, proprio sopra l’autoradio. Uno stereo incorporato, probabilmente di serie con la macchina, mangianastri per le cassette. La seconda cosa che non capivo era il volume, come facessero ad ascoltarlo così basso, forse lo avevano abbassato prima di fermarsi. Sopra al portaoggetti pieno di cassette l’occhio di Horus disegnato con un pennarello indelebile bianco. Ci siamo fermati in una piazzola di sosta per far passare dietro la ragazza con la frangetta. Prima di sedersi sul sedile posteriore si è di nuovo sfilata i vestiti tenendo indosso soltanto le scarpe nere ...
... aperte. Mi ha infilato decisa una mano nei pantaloni abbassandoli quel tanto che le bastava per metterselo in bocca senza sbottonarli. Sono rimasto a farmi spompinare con le braccia distese sullo schienale godendomi la pressione morbida del suo seno sulle ginocchia. Le labbra sbavate di rossetto nero le davano un aspetto ancora più provocante. L’amica ci guardava nello specchietto, respirava affannosamente con una mano infilata nei pantaloncini, sembrava che qualcuno stesse correndo in mezzo a delle pozzanghere. Mi ha afferrato con il pollice e l’indice aperto infilandosi il cazzo in bocca fino alle palle, per una manciata di secondi è rimasta immobile, quasi volesse inghiottirlo. Quando le ho messo una mano dietro la nuca ha cominciato a passarmi la lingua sul cazzo, tenendola premuta con le labbra. La ragazza seduta davanti stava gemendo sempre più forte. Ci siamo inginocchiati sul sedile rivolti verso il lunotto, lei ha posato le mani sul culo divaricando le natiche in modo che fosse inequivocabile quello che avrebbe voluto fare. Ho afferrato uno dei preservativi profumati di Pasticcina e l’ho scartato con due dita. Poi mi sono messo a scoparla nel culo, fissando il cuore avvolto nel filo spinato, tatuato al centro del tribale sulla schiena.
Menta
Il sedile anteriore si è piegato in avanti per far passare dietro anche l’altra ragazza. Si è tolta i vestiti fuori della Citroen. Ci ha spinto nervosamente su un lato cercando spazio per sdraiarsi a leccare la passera ...