1. Una partita a tennis (a nuclear error)


    Data: 27/05/2019, Categorie: Chat e siti di incontri..., Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Autore: Capitan_America, Fonte: RaccontiMilu

    ... In questo modo ne occupava due contemporaneamente. Dopo aver posato la borsa a terra ha disinserito l’antifurto con la mano libera. Ci siamo avvicinate dal lato del passeggero e mi ha spinto dentro facendomi sedere sul bordo del sedile. Mi ha tolto le manette e ha buttato distrattamente la borsa sul sedile di dietro. Poi si è chinata verso di me, allargandomi le gambe con un ginocchio. Mi sono aggrappata con le mani allo schienale, mentre lei ha inserito il bloccasterzo in modo da potersi tenere al volante. L’altra mano si è posata sulla mia fronte coprendomi gli occhi. Spingeva il ginocchio avanti e indietro, una pressione che aumentava gradualmente e si allentava di colpo seguendo un ritmo costante. Gli scogli sotto di me scaldavano il mio corpo con il riverbero del sole. Le onde verdi del mare andavano ad infrangersi a pochi metri, alzando schizzi di schiuma gelata che poi precipitavano sulla mia pelle facendomi rabbrividire. Ho sentito la sua lingua scivolare dentro la bocca. Roteava intorno alla mia, non ho potuto resistere all’impulso di succhiarla, sentivo la saliva colarmi sul mento. Mi sono alzata per guardarmi intorno. Le onde verdi dei primi metri si perdevano in un blu intenso costellato di macchie azzurro chiaro. Alla mia sinistra un gigantesco tornado carico di fulmini e nuvole grigie roteava senza avanzare di un millimetro. Occupava tutto il campo visivo su quel lato fino al cielo. Sul lato opposto si apriva l’isola con la sagoma di una mezza luna. Oltre la ...
    ... spiaggia bianchissima una foresta fitta e rigogliosa la ricopriva completamente. Dal molo riuscivo a vedere una serpentina più scura perdersi in mezzo alla vegetazione. Non avevo mai provato una sensazione così piacevole. A qualche chilometro in mare aperto, un’enorme balena si stava immergendo sollevando al cielo la coda. Il suo tuffo per inabissarsi era interminabile. Ero in grado di vederla come se mi trovassi a pochi metri da lei, mi bastava restare a fissarla per qualche secondo. La pinna enorme si allargava lanciando in aria una massa d’acqua impressionante. Alzava una miriade di schizzi intorno a sé. Il dorso della coda ricoperto da alghe verde smeraldo sprofondava ad una lentezza sconcertante al punto che mi sembrava impossibile pensare di poterla fissare abbastanza a lungo da vederla immergersi completamente. “Se la fissi troppo a lungo non riuscirai più a tornare indietro.” Ho riaperto gli occhi. Pasticcina era in piedi di fronte a me, teneva le braccia appoggiate allo sportello aperto in modo da nascondermi alla vista dei passanti. Una chiazza scura sul ginocchio. Mi sono sistemata sul sedile allacciandomi la cintura e ho guardato di nuovo verso di lei: “Tu…”. Lo sportello si è chiuso. Lei ha fatto il giro della macchina, si è messa al volante e ha avviato il motore. La sua mano si è allungata verso lo stereo, sul display è apparsa la scritta: playlist 2. Set. Forensic Science Time Travellers. Una musica elettronica assordante è partita vibrando sotto la nuca. Per un ...
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