1. Una partita a tennis (a nuclear error)


    Data: 27/05/2019, Categorie: Chat e siti di incontri..., Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Autore: Capitan_America, Fonte: RaccontiMilu

    ... di mettermi comoda per infilare dentro le dita, ma ho sentito qualcuno fuori della porta: “C’è qualcuno dentro? Questa porta si blocca sempre. Dovrebbero metterci un cartello. Sei ancora lì?” Il chiavistello è saltato all’improvviso, senza che avessi nemmeno il tempo di capire quello che stava succedendo la porta si è spalancata sbattendo contro il muro. Mi sono ritrovata davanti un ragazzo foruncoloso con indosso la divisa della stazione di servizio. I jeans erano finiti sul pavimento. Sentivo la fica che urlava vendetta sotto di me, avevo perso completamente il controllo. Il commesso non è più riuscito a spiccicare una parola. E’ rimasto impalato sulla porta con la bocca spalancata, ricambiando il ruggito della mia tigre rosa che lo avvertiva di stare alla larga. Per un attimo sono rimasta divertita da quello che il ragazzino, a occhio e croce appena maggiorenne poteva pensare nel ritrovarsi di punto in bianco di fronte ad una bella passera completamente depilata e con due dita già infilate dentro. Ho approfittato della sua paralisi per sfilarmi completamente i jeans. Da una delle tasche ho estratto con due dita uno dei preservativi. Tenendo lo sguardo fisso sul ragazzo che a sua volta non si staccava un attimo dalla mia passera, mi sono portata il preservativo alla fragola alle labbra. L’ho scartato con i denti. Con l’indice e il medio l’ho appoggiato alla bocca come se volessi fare le bolle di sapone. Invece di soffiare ho succhiato. Ho sentito il serbatoio ...
    ... posizionarsi sulla lingua. La tigre sopra la fica ha ruggito ferocemente prima di divorare il bimbo foruncoloso. Mi sono seduta sui talloni di fronte a lui con il preservativo in bocca. Gli ho sbottonato i pantaloni, sul grembiule che indossava un cuoco con i baffetti arricciati ammiccava strizzando l’occhio, facendo il segno Ok! Ho afferrato il cazzo con l’indice e il pollice e me lo sono infilato in bocca mettendogli il preservativo con le labbra. Sono arrivata quasi a toccarmi la laringe per srotolarlo fino in fondo. Il suo cazzo era completamente eretto, ho iniziato a pomparlo tenendo fermo l’anello rigido di lattice con due dita. Con l’altra mano ho afferrato le palle tenendole tra pollice e indice. Lo massaggiavo delicatamente mentre la testa andava avanti e indietro sotto il grembiule. Il commesso più fortunato del mondo che nel frattempo avevo ribattezzato Gastone ha emesso un gemito, ho sentito il serbatoio dello sperma gonfiarsi contro il palato. Mi sono sfilata il cazzo dalla bocca e ho accompagnato Gastone contro il muro con la mano che ancora lo stringeva per le palle. Gli sono passata di fianco tenendo i jeans infilati sotto il braccio. Volevo guardarlo in faccia prima di uscire dal bagno, ma sono riuscita soltanto a intravedere le gambe che si allungavano sul pavimento mentre si accasciava a terra strisciando contro il muro.
    
    Fopp!
    
    – Che fine hai fatto? Ti sto aspettando da ore. C. A. – – Mi sono fermata a fare il pieno, sono appena partita. Pasticcina. – – Devo ...
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