1. Discoteca galeotta


    Data: 18/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Carletto2021, Fonte: EroticiRacconti

    ... Sento che per sotto la sua manina va alla ricerca del cazzo, lo afferra e mormora qualcosa: “Mmmmhh, senti che bello duro… stai fermo, ti dico io quando spingere.”
    
    Percepisco chiaramente che sto per entrare dentro la sua figa, sento la cappella avvolta e calda, lei a testa alta con gli occhi chiusi geme, io ho gli occhi all’altezza del suo seno, le alzo la blusa, non porta reggiseno, ma non credo le sarebbe di alcuna utilità, ha le tettine piccole e dure come se non si fossero ancora sviluppate e i capezzoli sono dritti e scuri, mi ci incollo sopra e succhio come se non ci fosse un domani, lei geme ancora più forte e mi intima di spingere. Le artiglio i fianchi e parto subito in quarta, il primo colpo di reni è micidiale ed entro in lei per oltre la metà, lei lancia un urlo fortissimo e una bestemmia: “Pianooooo! Ma sei deficiente? Mi hai fatto male, lo hai capito o no che hai un cazzo spropositato? Datti una calmata e non fare il coniglio, devi andare piano ed essere gentile, una donna non vuole essere stuprata… dai, riprendi, ma con dolcezza, vediamo se riesco ad accoglierti tutto.”
    
    “Ecco, sì, così, entra piano, non avere fretta, lo senti che vai sempre più dentro? Aaaaahh, Madonna che cazzo che hai, ooooohh Dioooo.”
    
    Spingo lentamente, sento il membro che affonda in lei, ancora non ho realizzato che sto scopando con una donna per la prima volta in vita mia, sono concentrato ad arrivare in fondo senza farle male, ma faccio fatica a capire se i suoi gemiti siano di ...
    ... dolore o di piacere, la guardo attentamente, ha gli occhi chiusi, la bocca aperta dalla quale esce un continuo lungo lamento, il viso deformato in una smorfia strana, improvvisamente mi rendo conto che probabilmente sono dentro del tutto, sento i peli della vulva che si fondono con i miei.
    
    “Credo di esserci”, le dico.
    
    Lei apre gli occhi, sorride e sussurra: “Siii, ci sei ragazzino, ti sento, Madonna mia che cazzo che hai!”
    
    Adesso è lei che si muove, inizia una danza su e giù che ad ogni colpo diventa sempre più veloce, entro ed esco nel lago di umori che produce e il volume del suo ansimare e dei gemiti aumenta ad ogni affondo, io sto fermo e mi godo il momento, che bello penso, vedere il volto di una donna in preda all’orgasmo è una cosa spettacolare, all’improvviso un urlo più forte, si butta sopra di me tremando, mi abbraccia e mi stringe, dalla sua bocca esce una specie di rantolo, io mi limito ad accarezzarle i fianchi. Dopo un tempo che mi sembra interminabile rialza la testa e mi fissa: “Cazzo che scopata! Con un cazzo del genere non so quante donne farai diventare matte… ma tu hai sborrato?”
    
    “No”, rispondo, “però mi sono goduto a guardarti in faccia, sei uno spettacolo.”
    
    Mi sorride di nuovo, poi piano piano si sfila ed esce: “Adesso ci penso io, non voglio farti tornare a casa così, so già che altrimenti ti spari una sega.”
    
    Mi fa spingere indietro completamente il sedile dell’auto e si inginocchia ai miei piedi, prende il cazzo a due mani e parte a ...
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