1. Discoteca galeotta


    Data: 18/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Carletto2021, Fonte: EroticiRacconti

    Ero solo un ragazzino quando successe la prima volta, un timido bamboccio che fantasticava ancora con i fumetti di Tex Willer e ogni tanto si ritrovava con dei ragazzi più grandi all’ombra di un casolare abbandonato a sfogliare le riviste porno di quegli anni. Quante seghe mi sono fatto!
    
    Le immagini patinate di quelle fighe aperte e i cazzi mostruosi che le riempivano mi sconvolgevano, non osavo credere che esistessero donne che sembravano poco più giovani di mia madre che si facessero montare da più uomini in quel modo e si facevano riempire la bocca di sborra.
    
    Ecco, questa era la cosa che più di ogni altra mi eccitava, il sogno di farmi fare un pompino e sborrare in bocca ad una donna era la costante che muoveva la mia mano su e giù più volte al giorno, fino ad imbrattare le mutande con copiose venute che, puntualmente, non mi cambiavo e sentivo per ore il liquido che bagnava il pube.
    
    Avevo appena terminato il primo anno alle superiori, ragioneria, e decisi di cercarmi un lavoretto per l’estate. In zona c’erano parecchie discoteche e, quasi per caso, mi venne offerta la possibilità di lavorare come garzone di bar per poche lire, accettai subito. Cinque giorni alla settimana dalle 20:00 alle 2 di notte, mentre il sabato e la domenica si iniziava alle 15:00… a metà degli anni ‘70 funzionava così.
    
    Durante i giorni feriali la clientela era per lo più composta da persone grandi, coppie e uomini in cerca di carne fresca, tutto piuttosto noioso, passavo la maggior ...
    ... parte del tempo ad ascoltare la musica del bravissimo DJ. Il sabato sera e la domenica, invece, erano da sballo, bisognava correre tanto dietro il bancone del bar… ma quanta figa! Da farsi cadere gli occhi.
    
    Una domenica pomeriggio si avvicina al banco una ragazza che conoscevo da un paio di settimane, mi pareva più grande di me di almeno 5 anni, ma la sua figura minuta la faceva sembrare quasi una mia coetanea, capelli corti a maschietto, jeans stretti a zampa di elefante e una maglia attillata con le maniche lunghe che metteva in mostra un seno piccolo, ma si vedevano i capezzoli spingere chiaramente sulla stoffa. Davanti a certe cose, difficilmente io riuscivo a trattenere l’erezione e inevitabilmente sognavo la sua boccuccia che cercava di ingoiare il mio bastone e si faceva sborrare in bocca. I miei attillatissimi jeans non erano certo l’ideale in situazioni come questa e il bozzo si vedeva da lontano, anche perché mamma natura è stata molto generosa con me, durante l’ultima sega ho voluto togliermi lo sfizio di misurarlo in piena erezione… tanta roba!
    
    Avevo preso l’abitudine di legare in vita un corto grembiule e questo aiutava molto, ma quando mi muovevo l’importanza del pacco in mezzo alle gambe era comunque evidente.
    
    Anna, la ragazza, era ormai una presenza fissa di ogni domenica e io me la mangiavo con gli occhi, aveva sempre uno sguardo malizioso con tutti i maschi che incrociava, ma a me proprio non mi cagava, ai suoi occhi ero troppo giovane, lei cercava ...
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