Frammenti di Chiara
Data: 17/05/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: mr_ragexxx, Fonte: RaccontiMilu
... che eruttava succo di passera. Fausto mi ha afferrata più saldamente per le natiche e mi ha stretta maggiormente a sè, ha iniziato a sollevarmi ed abbassarmi velocemente sul suo cazzo con la sola forza delle braccia. Ho urlato. Ma non sentivo male, mi sentivo solo aperta e riempita come mai prima. Ad ogni rimbalzo lanciavo un grido, sentivo anche i suoi versi diventare più acuti e strozzati. Stava arrivando. Non aveva il preservativo, ma in quel momento davvero non mi interessava. “Vieni…” gli ho mugolato in un orecchio. Ha lanciato un sospiro strozzato ed ho sentito l’esplosione rovente inondarmi le viscere. Fausto ha stretto le labbra come se stesse soffrendo mentre mi veniva furiosamente dentro, continuando ad affondare con forza nella palude sgocciolante che avevo tra le gambe, scopandomi forte contro il muro; sentivo il suo piacere annebbiargli i sensi e sconvolgere i miei, ricevevo i suoi colpi con la bocca aperta, in cerca d’aria, gemendo, ansimando, ora che i suoi movimenti iniziavano a rallentare, sempre di più, fino a che si sono fermati e mi è rimasto profondamente conficcato dentro; ero avvinghiata a lui e decisa a non mollarlo. Siamo rimasti in quella posizione immobili e in silenzio per forse un minuto, ascoltando il nostro respiro affannato che rallentava. Sentivo il suo sperma caldo, mischiato coi miei umori, che colava nell’interno delle mie cosce e tra le natiche. La sensazione del suo sesso ancora dentro era bellissima. Lo sentivo tanto, ...
... caldo e ancora completamente duro. Ho iniziato istintivamente a muovere il sedere, piano piano. Lui ha assecondato i miei movimenti. Strofinavo il pube sul suo ventre teso, mi deliziavo del contatto, del lago che sentivo sciabordare dentro la mia fichetta gonfia di voglia e piena di sperma. Ero vicina anche io. Fausto lo ha capito, perchè ha ricominciato a muoversi: in un attimo stavamo di nuovo scopando, con meno foga rispetto a prima, ma i suoi movimenti mi sembravano persino più profondi. Me lo stava dando proprio tutto, e me lo stava dando proprio bene. Ci baciavamo mentre ci muovevamo lentamente, fino a quando ho sentito il mio piacere avvicinarsi e mi sono stretta di più a lui, supplicandolo nell’ orecchio: “Fammi godere, ti prego…” Fausto ha sorriso ed ha iniziato ad accelerare i suoi movimenti, si è messo a scoparmi anche più forte di prima. La mia passera era così fradicia ed aperta che non sentivo il minimo attrito o fastidio; ho sentito il piacere aumentare ad ogni affondo che ricevevo, fino a quando gli ho stretto il viso tra le mani ed ho ringhiato: “…vengo…” E sono venuta, piagnucolando. Fausto ha lanciato un grido ed ha goduto di nuovo, questa volta con me; ci siamo guardati negli occhi mentre l’ogasmo ci attraversava, continuavamo a strofinarci uno dentro l’altra come serpenti impazziti, ansimando, mugolando, grondando sudore, sborra e succo di fica come due bestie in calore, fino a quando siamo crollati seduti a terra, in quel vicolo buio, esausti e ...