Frammenti di Chiara
Data: 17/05/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: mr_ragexxx, Fonte: RaccontiMilu
... solo una volta in cui le cose sono andate un po’ diversamente: è stato verso fine estate, quando non ci vedevamo più già da un po’ di tempo. Ho ricevuto una telefonata in cui Fausto mi chiedeva di uscire, quella sera. Era un periodo in cui le cose col Biscia andavano abbastanza lisce, per cui gli ho risposto che forse non era una buona idea. Fausto sembrava deluso e mi ha chiesto se poteva almeno passare a trovarmi dopo cena, anche solo per “un saluto sotto casa”. Alla fine ho detto di sì. è arrivato sotto casa mia poco dopo le 10. Abbiamo chiacchierato un po’ del più e del meno, poi si è scusato con me per essere sparito da un giorno all’altro senza più farsi vivo. Stavamo passeggiando nei vicoletti deserti del paese quando improvvisamente mi ha spinta con decisione contro il muro e mi ha baciata. Non me lo aspettavo (no?). Gli ho afferrato le braccia per respingerlo (forse), ma lui mi teneva ferma senza alcuno sforzo, bloccata con la schiena contro la parete del vicolo. Sentivo i muscoli delle sue braccia gonfiarsi appena mentre gliele stringevo. La sua lingua si è fatta strada tra le mie labbra e dopo neanche tre secondi ho iniziato a rispondere appassionatamente a quel bacio meraviglioso. Indossavo un vestito estivo leggero, di quelli sopra il ginocchio. Mi ha accarezzato le tette con una mano, l’altra è subito scivolata in mezzo alle mie gambe e si è tuffata dentro le mutandine. Il bacio si è interrotto e Fausto mi ha guardata ...
... da due centimetri di distanza, le nostre bocche si sfioravano. “Perchè sei sempre così bagnata…?” mi ha sussurrato sulle labbra. Ho sentito le ginocchia tremare dalla tensione e dalla voglia. Gli ho sbottonato i jeans e gli ho tirato fuori il cazzo, l’ho stretto in una mano. Era già duro. E caldissimo. Pulsava. “Scopami” gli ho detto. Fausto mi ha sollevato il vestito e mi ha tolto le mutandine; ho sollevato le gambe per aiutarlo a sfilarle dalle caviglie. Mi ha presa in braccio, sollevandomi; reggendomi con entrambe le mani sotto le natiche mi ha appoggiata delicatamente con la schiena contro il muro. Ho spalancato le cosce e gliele ho strette intorno ai fianchi, reggendomi con una mano al suo collo teso, mentre con l’altra mano gli ho afferrato il cazzo e l’ho appoggiato sull’apertura della mia passera. “Scopami” ho ripetuto. Ha spinto il bacino in avanti e mi ha penetrata. L’ho sentito riempirmi fino in fondo ed ho lanciato un sospiro, forte. Non sentivo alcun male. La sensazione del suo enorme cazzo conficcato dentro era solo di puro, intenso piacere. Mi sono avvinghiata al suo collo; ha iniziato a muoversi, dapprima lentamente, poi sentendo i miei gemiti si è reso conto di quanto mi piacesse ed ha iniziato a darmelo con un po’ più di forza. Lo sentivo ansimare, sempre di più, io lanciavo un gemito ogni volta che affondava dentro di me. Sentivo la schiena grattare contro il muro, ma mi piaceva così tanto che non ci facevo caso. Tra le gambe sentivo un vulcano ...