Quella serata a roma: il vestitino bianco...
Data: 12/05/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: MobilisInMobile, Fonte: Annunci69
Ricordo come se fosse ieri quella serata a Roma.
Prima del COVID, della pandemia e delle mascherine, prima ancora dei figli e delle notti insonni tra poppate e pannolini, ci sono state quelle serate di puro divertimento, in cui c'eravamo solo io e Mery, coppia di innamorati. Noi due soli, eravamo il centro del nostro mondo e tutto ruotava in funzione dei nostri sogni, passioni e desideri.
Ero riuscito a convincere Mery ad accompagnarmi ad una convention di due giorni che si sarebbe svolta in un gigantesco hotel appena fuori Roma.
La convention, strategicamente piazzata il giovedì e venerdì, ci avrebbe permesso di ritagliarci due serate insieme e di visitare la nostra amata capitale nel weekend, estendendo il soggiorno nell’hotel anche il sabato per tornare comodamente a casa la domenica.
Mentre io avrei assistito ai vari incontri e interventi programmati nei due giorni, Mery avrebbe visitato Roma da sola, per ritrovarsi poi insieme in camera nel tardo pomeriggio e cenare e stare assieme la sera.
Del primo giorno di convention non ricordo quasi nulla, se non la noia di alcuni interventi troppo tecnici e un buffet non all'altezza. Ritrovati in camera nel tardo pomeriggio, dopo una doccia veloce e un mio cambio informale, ci siamo avviati nel cercare un ristorantino dove mangiare.
A differenza della mia, Mery mi raccontò della bella giornata trascorsa tra la visita ad un museo e di alcuni luoghi storici romani, un pranzo frugale ma ottimo e lo shopping in un ...
... centro commerciale fatto senza fretta. Durante la cena in un ristorante molto carino, Mery scese nei dettagli, facendomi vedere foto e i selfie, delle impressioni dei luoghi, influenzandomi con il suo buon umore.
Stanchi dalla giornata ma eccitati dall'atmosfera creatasi, abbiamo concluso la serata con una breve passeggiata in centro e una volta in metro, nella via del ritorno verso l'hotel - belli carichi ed eccitati - baciandoci e rimanendo appiccicati come una coppia di amanti in clandestinità.
Lascio immaginare la degna conclusione una volta in camera.
Il venerdì invece fu peggio del giorno precedente. La noia si trasformò in un senso di lentezza ed esasperazione, in cui il tempo sembra essersi fermato e dilatato. Arrivare alle cinque del pomeriggio fu un’agonia, un attentato ai gioielli di famiglia, lenito solo dai messaggi con Mery che, nel corso della giornata, si trasformarono in una chat erotica.
Il clou della chat: un selfie di Mery mezza nuda in un camerino mentre si provava della lingerie, aperto ovviamente dal sottoscritto seduto in una tavolata assieme ad altre persone e sperando che nessuno di quelli di fianco a me l'avesse notato.
In quella chat Mery mi raccontava cosa mi avrebbe fatto la sera e che stava scegliendo della lingerie. Mi faceva soffrire elencandomi cosa si provava, facendomi vedere qualche foto di parti intime, alcune prove, commentando qualche commessa procace che la stava aiutando o del fatto che nei camerini ci fosse una coppietta ...