1. Quella serata a roma: il vestitino bianco...


    Data: 12/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: MobilisInMobile, Fonte: Annunci69

    ... separati da una sottilissima parete. Sincronizziamo i movimenti che diventano alternati: mentre lui esce, io spingo, mentre lui spinge, io esco.
    
    Dopo alcuni tentativi ed esitazioni, i nostri ritmi appaiono più allineati e rimici. Mery guida, sembra danzare, noi coordinati la seguiamo.
    
    L’effetto che si produce non riesco a scriverlo. Sentiamo crescere tutti il ritmo imposto, sta arrivando l’orgasmo, ci abbandoniamo all’ultimo rush finale cercando di non spezzare il ritmo.
    
    I gemiti di Mery si fanno sempre più incalzanti e vicini fino a che non emette un lungo grido simile ad un singhiozzo che fatica ad arrestarsi.
    
    La sentiamo gemere e venire, gli spasmi dell’orgasmo che si riverberano dal suo centro di piacere ai piedi, alla pancia, alle braccia, alle sue sue tette fino in faccia. La sentiamo vibrare di fremiti di puro piacere. Le contrazioni della sua figa e del suo culo sembrano voler strozzare i nostri membri. Per me è troppo.
    
    Mi lascio andare raggiungo l’apice del godimento un paio di secondo dopo il suo e le vengo dentro, svuotandomi completamente, aggrappandomi a lei, strizzandola tra le mie braccia e soffocando il mio gemito tra i suoi capelli.
    
    Sento un’esplosione di calore laggiù in fondo e Mery afferrarmi una natica - l’unico movimento che può fare in quella posizione - per cercare di bloccarmi dentro di lei e congelare il più possibile questo attimo di orgasmo.
    
    Penso che Stefano stia venendo ...
    ... anche lui dai gemiti che fa.
    
    Non mi importa.
    
    Nella penombra sentiamo solo i nostri respiri affannosi che si calmano a poco a poco.
    
    Siamo sfiniti.
    
    Rimaniamo così per un tempo indefinito ad aspettare che i nostri battiti cardiaci ritornino ad un livello accettabile e di riprenderci dall'orgasmo estremo.
    
    Nessuno dice una parola per paura di rompere questa situazione.
    
    Siamo sudati, fradici, pieni di sperma, saliva e umori, la stanza odora di sesso selvaggio e nella parte inferiore del letto c’è un lago, ma non ci importa.
    
    Ci sfiliamo da Mery che finalmente si stende a pancia in su’ sul letto.
    
    Non una parola da nessuno.
    
    Nella penombra, osservo la bellissima silhouette di mia moglie e penso di essere in un sogno. Mery, spossata ed estasiata, gira la testa verso di me e mi rivolge uno sguardo, un sorriso pieno di amore e senza malizia.
    
    La bacio languidamente.
    
    Sento che Stefano inizia ad accarezzarla, senza quella fame sessuale che aveva prima.
    
    Mery rimane accoccolata in mezzo a noi in uno stato di beatitudine.
    
    Sento Stefano baciare e accarezzare Mery… e poi accarezzare me. Chiudo gli occhi e mi lascio andare, sento che anche Mery inizia ad accarezzarci. Faccio fatica a distinguere chi accarezza chi nel groviglio di mani che si crea. È bello, mi piace, non mi importa, ricambio, accarezzando a mia volta mia moglie e Stefano.
    
    Sono in uno stato di beatitudine, di pura estasi.
    
    Ricominciamo. 
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