Quella serata a roma: il vestitino bianco...
Data: 12/05/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: MobilisInMobile, Fonte: Annunci69
... quello che le piace, e quello che piace anche a te ovviamente" e avvicinandosi sempre di più a noi due:
"Che ne dici se ti alzo la gonna e ti mangio tutta? Vorrei far scorrere la mia lingua su ogni tuo buco mentre il tuo maritino osserva. O ti piacerebbe di più farti leccare da entrambi?"
Mery, incastrata alla sua sinistra da me che la cingo per le spalle e alla sua destra bloccata da Stefano, non risponde, abbassa la testa senza guardaci. La sento fremere sotto il mio braccio.
"Mmm mi piace di più la seconda opzione" rispondo io ormai partito per la tangente
“Mery adora essere leccata, soprattutto alle tette" e nel dirlo le afferro il seno sinistro, lo scopro e comincio ad accarezzarlo sotto gli occhi avidi di Stefano, torturandole il capezzolo durissimo dall’eccitazione. Mery non prova neanche a reagire, se ne sta ferma ad ansimare sommessamente, con un seno scoperto mentre la trastullo davanti ad un uomo conosciuto ad un bar qualche ora prima.
Lui dal suo canto, non ci pensa un secondo e rimette la mano in mezzo alle gambe leggermente divaricate di Mery e nel farlo sento un mugolio trattenuto a stento partire da lei.
Dopo qualche secondo in cui Mery sembra in trance, vedo Stefano tirare fuori la mano e leccarsi le dita, immaginandomi il lago che ci deve essere tra le cosce di mia moglie.
Arrivati a questo punto faccio il passo successivo: "Qual è la tua stanza Stefano?" domando.
Stefano sorride, si alza e ci invita a seguirlo. Ha lo sguardo ...
... voglioso, trattiene a stento l'eccitazione come me. Mery invece sembra essere quasi in uno stato catatonico, se non fosse che vedo perfettamente alzarsi e abbassarsi il petto velocemente, come se stesse affrontando una maratona.
Ci alziamo, Mery si riassetta un attimo il vestitino, seguiamo Stefano agli ascensori.
Aspettiamo qualche secondo davanti alla porta dell'ascensore che si apre ed entriamo assieme. Siamo tutti e tre zitti ma mi pare di sentire i nostri cuori battere da quanto forte vanno.
Appena si richiudono le porte, Mery si gira con la faccia verso la porta appena chiusa e ci si appoggia con le mani e con la fronte. Sembra quasi voglia fare la timida. Io e Stefano siamo dietro di lei, ad osservarne la sua schiena nuda, il vestitino bianco e le gambe. Come ipnotizzato, le accarezzo la schiena, mentre Stefano fa altrettanto sul suo posteriore. Sento Mery che si lascia andare ad un altro sospiro di piacere.
L’ascensore si ferma dopo un tempo non meglio definito al sesto piano, la porta si apre e Mery esce - quasi scappa - fuori.
Stefano ed io usciamo, poi lo seguiamo fino alla sua camera.
Apre la porta e si mette in disparte facendoci segno di entrare.
Fermi sulla soglia, guardo Mery senza dire una parola, sa che se varchiamo quella porta non si torna indietro. Entra.
Seguo e chiudo la porta, mentre Stefano spegne le luci e spalanca le tende per far entrare solo la luce ambientale dell'esterno.
Anche in assenza di luci si vede comunque bene: nella ...