Animosa e spavalda
Data: 30/04/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... andarono in camera da letto. Amelia si strinse a lui mormorandogli:
‘E’ proprio necessario che tu parta domani?’ – gli domandò in modo serioso.
‘Si, è necessario, ma dopo non succederà più. Ho chiesto di non seguire più quell’attività. Questo è il compimento d’una fase del progetto, dopodiché sarà portata avanti da qualcun altro. Sta’ tranquilla Amelia’ – la rincuorò Filippo abbracciandola e accarezzandola.
‘Tu invece, che cosa farai domani?’.
‘Io sarò a un congresso. Speriamo non sia tedioso, fingendo d’addormentarsi per evitare altre domande, ma non dormì per tutta la notte.
L’indomani Filippo si preparò con sollecitudine come sempre, salutò Amelia sulla porta e avvertì che sarebbe tornato con il volo della sera. Amelia si lavò preparandosi con una dedizione e con un amore infinito, si cosparse il corpo con un balsamo profumato che rendeva la pelle morbida e liscia, si truccò pettinandosi in maniera meticolosa, indossò gli abiti che le erano stati richiesti e notò come la valorizzassero, malgrado Zaffiro non avesse mai visto il suo corpo, in conclusione salì sulla sua autovettura e guidando molto prudentemente si recò all’hotel. Alla sala dell’accettazione dell’hotel fu più facile del previsto, mascherò il suo imbarazzo con maniere disinvolte e decise e appena afferrata la chiave si recò nella sua stanza. Aprì lentamente la porta, la stanza era illuminata, elegante, con un grande letto e una poltrona con uno scrittoio di fronte alla finestra. ...
... Amelia diventò ‘Delizia’, posò la borsa, chiuse la serranda e tirò le tende, rimanendo ad aspettare seduta in poltrona. Trascorsero quindici minuti, eppure ad Amelia sembrarono un’eternità. Tutti i suoi muscoli erano tesi e brividi freddi percorrevano la sua schiena, d’improvviso sentì che una porta s’apriva, ma non era la porta d’accesso della stanza. Il rumore era più sulla sinistra, forse era una porta di separazione con un’altra stanza, Amelia era in apprensione, le vene della testa le pulsavano visibilmente e il suo istinto sarebbe stato quello di gridare, d’alzarsi e di fuggire via, ma oramai era tardi, il buio era profondo il corpo gelato e la fica in quell’occasione inspiegabilmente umida.
Il silenzio era totale, Amelia percepì il respiro dell’uomo vicino a lei, meravigliandosi di come avesse potuto orientarsi nell’ombra. Il tocco delle sue dita la fece sussultare, le sue mani percorsero la linea delle spalle, le braccia, le mani invitandola ad alzarsi in piedi. Malgrado i suoi tacchi alti le arrivava alle spalle, Zaffiro continuò a seguire la linea del suo corpo, poggiò le mani sui suoi seni valutandoli con dei movimenti circolari, indugiò un poco sui capezzoli che per la tensione erano alquanto irti, poi pose le mani sul torace, accarezzando la linea sensuale della vita e scendendo lentamente sui fianchi tondi e morbidi. Infilò una mano nell’interno caldo delle cosce percependo gli umori liquidi di Amanda e quasi un gemito sfuggì alle sue labbra. Lasciò una mano ad ...