1. Animosa e spavalda


    Data: 30/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... forte era la prova tanto più la sua fica era bagnata di tutte le sue secrezioni. Un giorno infatti Zaffiro le scrisse:
    
    ‘Carissima Delizia, adesso che ho soggiogato la tua mente &egrave giusto che io conquisti e avvilisca svergognando il tuo corpo. Lo bramo tanto Delizia. Io t’umilierò, ti darò la sofferenza di cui hai bisogno. E’ giunto il momento d’incontrarci. Cerca un giorno della prossima settimana nel quale non andrai in ufficio. Ti farò sapere con esattezza dove avverrà l’incontro.
    
    Amelia pensò tutta la sera su come fare per liberarsi un’intera mattinata. Inventare una malattia? La parrucchiera? Una visita presso un parente ammalato? Tutto troppo pericoloso, finché Filippo a cena, discutendo le accennò la possibilità d’una trasferta di lavoro a Firenze chiedendole se le facesse piacere andare con lui:
    
    ‘Lo sai che mi piacerebbe tanto, ma non posso’ – rispose Amelia.
    
    ‘Mi auguro che se non altro ti facciano partire di giovedì, giacché &egrave una giornata facile da gestire’ – gli annuncio Amelia, ben sapendo che Filippo avrebbe cercato d’organizzarsi in tal senso.
    
    Il giorno successivo stilò a Zaffiro che sarebbe stata disponibile di giovedì, lui le ordinò d’acquistare una camicia aderente da indossare senza reggipetto, una gonna di pelle nera e un paio di scarpe nere molto alte con le stringhe allacciate alla caviglia. La settimana trascorse in un’atmosfera piacevole, adesso l’apprensione e il batticuore di Amelia annegava nella sua stessa eccitazione, ...
    ... anche perché la quotidianità familiare adesso appariva più piacevole. Filippo era anche più pacifico e amorevole del solito. Lo stato di tensione che Amelia viveva sembrava contagiare tutti e Filippo più degli altri collimava a quest’eccitazione manifestando il suo desiderio, continuo, quasi innaturale, un trasporto e una frenesia s’impossessava ininterrottamente dei loro corpi, che si cercavano tutti i giorni, persino più volte al giorno. Sopraggiunse giovedì, Amelia come sempre andò in ufficio e ricevette la mail di Zaffiro:
    
    ‘Agghindati come sai, io t’aspetterò giovedì alle undici presso il Grand Hotel Minerva. C’&egrave già una camera prenotata a tuo nome. Entrerai e poserai le tue cose, t’accomoderai sulla poltrona e là m’aspetterai al buio. Non dovrai accendere la luce per nessun motivo. Se o quando avrai paura di me o del dolore, mi stringerai due volte e io mi fermerò. Se vorrai andare via mi stringerai tre volte e io scomparirò’.
    
    Amelia avrebbe voluto chiedergli come avrebbe fatto ad entrare, ma non ebbe il coraggio di chiedere niente. Gli chiese soltanto di poter avere una sua mail di gradimento se fosse stata all’altezza della prova. Quella giornata sembrò non finire mai, perché quando tornò a casa nel tardo pomeriggio, Filippo era già rientrato, in quanto stava sistemando le cose che gli sarebbero servite l’indomani, il volo era alle otto di mattina, perciò sarebbe uscito molto presto di casa. Cenarono in silenzio, lui l’aiutò a sistemare la cucina e poi se ne ...
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