Alessandra e geova 1
Data: 29/04/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: Nuovo Eliseo91, Fonte: EroticiRacconti
... lucenti sulle spalle e contornavano un viso angelico, raffinato. Era la classica ragazza “da sborrarle in faccia”, questo pensavano di lei i ragazzi ai tempi delle superiori, questo pensavano i maschietti che la incontravano per strada o con cui lavorava ora che era più grande. Anche i fratelli nella loro finta ingenuità pensavano quello. La bellezza del viso di Alessandra attirava seghe e voglia di sporcarle il viso di sborra.
Nei sogni di Marco, le loro avventure sessuali finivano sempre con lei inginocchiata che dopo un bel bocchino si faceva venire copiosamente sul viso. Marco sognava di poter sborrare sul viso di Alessandra e di averla li, sotto di se, coi capelli sporchi che colavano sperma per terra, sui vestiti.
Erano ormai viso contro viso. Marco sentiva il respiro alla menta della bocca di lei. Quanto avrebbe voluto che il suo cazzo fosse al posto di quella caramella alla menta. Lo voleva, lo voleva da tempo. L'avrebbe fatto finalmente. Era nella sua bocca lei lo annusava, ad occhi chiusi, sfiorandogli prima la giacca, poi la camicia, poi la cintura. Marco sentiva l'eccitazione salire fin su nel suo corpo. Il suo cazzo stava diventando sempre più duro e lei se ne accorse. Cresceva a dismisura, non riuscendo più a contenersi dentro l'involucro dei pantaloni. Quel cazzo era come un animale in gabbia e necessitava acquistare libertà. La libertà che voleva quel cazzo era altra però, non voleva la libertà di stare da solo ma voleva finire in un'altra gabbia, più ...
... umida, più porca, più seducente. Quella gabbia senza sbarre era la figa di Alessandra. Ma anche la bocca di Alessandra andava benissimo. L'importante era poter entrare nel corpo umido e sexy di quella giovane “sorella”.
Le piaceva quel gioco e continuava a toccargli i vestiti, se lo accarezzava tutto, con dolce ambiguità. Le piaceva sentire l'eccitazione scorrere potente nel corpo di lui. Le piaceva poter dominare gli istinti sessuali di quel ragazzo.
Lui prese la mano di lei e la mise all'altezza sul suo cazzo, lei non sembrava volerla ritirare anzi, con un sorriso malizioso continuava a fissarlo e pian piano gli toccava il cazzo. Era la prima volta che in pratica stava facendo una sega a qualcuno. Che emozione. Finalmente si sentiva “donna” e non solo una “femmina”.
Alessandra era terribilmente eccitata, sentiva quel grosso cazzo pulsare sotto le mani. Come tutte le brave ragazze Testimoni di geova non aveva mai fatto sesso, nemmeno una carezza aveva mai rivolto a un maschio. Il cazzo era una nuova eccitante scoperta.
Aprirono la porta di uno dei bagni interni, entrarono e senza far rumore chiusero il mondo dietro loro. Fuori da quel bagno c'era tutto quello che li aveva limitati nel corso della vita. Quel mondo del cazzo in cui era “peccato” fare un “pensiero sconcio”. Un mondo nel quale avevano più rispetto per chi era accusato di pedofilia rispetto a chi da giovane qual'era non riusciva a contenere gli impeti sessuali tipici dell'età. Tanti giovani erano stati ...