1. Alessandra e geova 1


    Data: 29/04/2019, Categorie: Incesti Autore: Nuovo Eliseo91, Fonte: EroticiRacconti

    ... uccellino.
    
    Vent'anni, tutta una vita da vivere e ancora tante delusioni da vedersi cadere addosso come una violenta tempesta in mare aperto.
    
    Suo padre l'aveva fatta svegliare presto. Era ancora tremendamente assonnata quando aveva aperto gli occhi. Nemmeno il tempo di riconciliare l'animo con il cinguettare degli usignoli che già bisognava pensare all'adunanza. Quanto odiava andare in adunanza. Era come settimanalmente passare davanti ad un plotone d'esecuzione.
    
    “Pum” - e simulava con le dita della mano il gesto della pistola portata alla tempia.
    
    Dopo aver fatto colazione, Alessandra si lavò per bene i capelli, si mise il vestito bello della domenica e seguì i genitori in macchina, pronta per sorbirsi le maledette due ore di adunanza.
    
    Le ragazze della sua età passavano il sabato sera a divertirsi con le amiche e con i ragazzi, magari andavano al cinema, mangiavano una pizza, andavano a concludere la serata in qualche pub. Le sue coetanee “del mondo” lo facevano. Tutti i sabato sera. Benedetti sabati del mondo. Lei aveva passato il sabato sera a prepararsi la “Torre di guardia” con i genitori. Una rottura di coglioni colossale. Tutti i sabato sera la stessa identica storia. Invitavano qualche famiglia di fratelli a casa, si mangiava una pizza oppure sua madre si metteva ai fornelli e preparava qualche manicaretto, poi dopo una bella cenetta tutti insieme ci si metteva attorno al tavolo del soggiorno e ci si preparava la rivista per il giorno dopo. Quanto ...
    ... odiava quei “sabati”. Quasi quanto odiasse le “mattine”. Quasi quanto odiasse le “domeniche mattina”.
    
    Le ragazze normali passavano il sabato sera a divertirsi, lei a far già vita da “vecchia”. Le altre ragazze, quelle “del mondo”, quelle “fortunate”scopavano già da quando i primi pruriti adolescenziali si erano fatti insistenti. Alessandra a malapena trovava il coraggio di accarezzarsi le parti intime quando si faceva la doccia, altro che scopare. Già un bacio, nel mondo dei testimoni di geova era una grossa trasgressione. Un pensiero “erotico” che balenava in testa era parificato ad un grosso peccato. Impurità le chiamavano. A lei mancava un rapporto stretto e quotidiano con quella magica parola: impurità. Le ragazze normali, quelle a cui avrebbe voluto somigliare avevano probabilmente passato il sabato notte col proprio fidanzato a far l'amore e si sarebbero svegliate a mezzogiorno la domenica seguente, non come lei che alle sette del mattino doveva essere in piedi, quasi fosse destinata ad un perenne addestramento militare.
    
    Erano Testimoni di Geova. Sfiga più grande non poteva capitarle nella vita. Poteva nascere atea, figlia di comunisti, figlia di tossicodipendenti, figlia di narcotrafficanti, di gente che viveva sotto i ponti e non aveva nemmeno il denaro per mettere insieme il pranzo con la cena. E invece era nata in una famiglia di testimoni di geova.
    
    Nascere in Italia, vivere gli anni del “tutto sfrenato”, del “tutto all'eccesso” in una famiglia che ancora ...
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