1. A caval donato


    Data: 21/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... con un singulto strozzato l’amico sborrò e gli riempì la bocca di sperma amarognolo.
    
    “Mi hai succhiato il cazzo…”, mormorò l’ingegnere con voce stupita, non appena l’altro risollevò la testa, leccandosi le labbra.
    
    “Già, - sorrise il dottore, ormai del tutto sobrio – e sai una cosa? Mi piacerebbe anche dare un’occhiata al tuo culo, se è ancora bello liscio, come quella volta che ce l’hai mostrato.”
    
    “Certo, che lo è!”, biascicò l’ingegnere.
    
    “Beh, vediamo…”, fece l’altro e cominciò a slacciargli i pantaloni.
    
    Perché Donato non lo fermò? perché era ubriaco? perché era succube dell’amico? perché ci stava prendendo gusto? Mah! Se non lo sapeva lui, come possiamo saperlo noi? L’unica cosa certa è che si lasciò sfilare i pantaloni, si lasciò rovesciare sul divano a pancia in giù e poi abbassare gli slip sotto le natiche, senza il minimo cenno di protesta.
    
    “E’ davvero liscio come allora!”, mormorò Pino quasi commosso, carezzando dolcemente quelle natiche sode dalle pelle di seta.
    
    Poi baciò entrambe le montagnole e infine, allargatele nel punto più basso, affossò il volto nello spacco e slinguò un paio di volte l’orifizio, prima di infilarci la lingua.
    
    “Wow!...”, sospirò estatico Donato, poggiando la testa sulle braccia congiunte e chiudendo gli occhi, apparentemente perdendosi nel sonno.
    
    Non credo sia necessario andare oltre. Dico solo che dopo aver scartocciato il cazzo di Donato nella propria bocca, adesso Pino scartocciò il suo di cazzo nel culo di ...
    ... Donato con altrettanta perizia e goduria.
    
    La mattina li colse addormentati nel grande letto matrimoniale, entrambi nudi e non proprio nelle migliori condizioni.
    
    L’ingegnere fu il primo a svegliarsi: aveva la bocca impastata e la testa pesante. Aprì gli occhi a fatica, non riuscendo a capacitarsi di dove si trovava… Ci mise un po’ a realizzare che si trovava a casa sua… nel suo letto. Ma perché era nudo, lui che dormiva sempre col pigiama? Poi ricordò che era andato a cena con quel cagacazzi di Pino Scartoccia… Doveva essere davvero brillo, quando era rientrato.
    
    A quel punto, sentì uno sbuffo accanto a lui. Saltò a sedere sul letto e accese la lampada sul comodino.
    
    “E tu chi cazzo sei?”, fece, vedendo un uomo nudo che si stava svegliando dall’altra parte del letto.
    
    “Buongiorno…”, biascicò quello.
    
    “Chi cazzo sei? E che ci fai qui?”
    
    “Come, chi sono? Sono Pino, non mi riconosci?”
    
    “Pino?... Pino, chi?”
    
    “Pino… il tuo amico dentista… siamo andati a cena ieri sera…”
    
    “Già… - qualche ricordo cominciò ad affiorargli nella mente - Siamo andati a cena… Ma che ci fai qui?”
    
    “Mi hai detto tu che potevo restare a sera dormire… Ero troppo ubriaco per guidare.”, il che era vero, cioè il fatto che era stato Donato a dirgli di restare.
    
    “Ma perché siamo nudi?”
    
    “Non ricordi proprio niente? Abbiamo fatto sesso.”
    
    “Cosa??????”
    
    “Sì, ti ho fatto un pompino e poi ti ho inculato.”
    
    “Mi hai?....”, balbettò Donato incredulo, correndo a toccarsi il buco del culo e ...
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