Io e Giovanni, capitolo uno
Data: 20/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti
... sull’argomento chiedendomi se credessi o meno alla dimensione del suo membro paragonato alla leva del cambio. La mia risposta di quasi indifferenza lo indispettì e mi chiese come fosse il mio. Era più o meno così risposi, dipende molto dal livello di eccitazione. Ti va se ci confrontiamo chiese titubante. La cosa mi intrigava, quasi la temevo, lui mi piaceva e se il rapporto avesse preso una piega diversa non sarei stato tranquillo.
Oramai ero in ballo, l’ora era tarda ed avrei dovuto alzarmi presto ma non potevo tirarmi indietro. Si alzò da tavola posizionandosi a fianco della mia sedia, si massaggiò macchinalmente la patta senza che si notasse alcunché all’esterno attraverso i larghi pantaloni, e fissandomi disse: devi tirarlo fuori anche tu però, dai, alzati. In piedi accanto a lui mi massaggiai a mia volta e il rigonfiamento fu ben presto evidente dalla patta dei miei pantaloni gessato grigio. Lui osservando la patta ritenne che fosse il momento di estrarlo al suo comando e mi trovai veramente di fronte al grosso tronchetto che troneggiava nel tunnel della sua auto.
Grosso uguale, perfettamente diritto, sovrastato da una cappella tesissima per l’eccitazione dai bordi esposti di un buon paio di millimetri dall’asta. Turgido e pulsante da fare impressione. Io non ero eccitato e il mio membro di ugual dimensione in piena eccitazione, in quel momento non reggeva il confronto. Giovanni si preoccupò immediatamente che non volessi eccitarmi e fargli vedere com’ero. Lo ...
... rassicurai ed iniziai a masturbarmi concentrandomi per raggiungere un buon turgore. Anche lui continuava a masturbarsi e mi esortava a farlo fino ad arrivare all’orgasmo. Vediamo quanto sborriamo diceva io sono prossimo a venire, ma poi vieni anche tu però. Temeva che non sostenessi il gioco, era evidente l’altissimo livello di eccitazione che la situazione gli procurava.
Scoprii che trovavo piacevole sentirlo così vicino anche in quella situazione tutto sommato grottesca. Non potevo fare a meno di considerare quanto fosse enorme quel cazzo per un soggetto così minuto, quasi ossuto, magro e di bassa statura. Giovanni era concentratissimo e accostandosi, (massima effusione dimostrata), con un paio di sospiri, esplose in un orgasmo che allagò la metà tavolo lasciata libera dalla tovaglia stesa per la nostra cena. Sollevò gli occhi e si giustificò dicendo che non sborrava da tanto tempo. Era imbarazzatissimo, subito chiese che venissi anch’io che non mi tirassi indietro.
Mi avvicinai e prendendo in mano il cazzone ancora durissimo lo masturbai lentamente rassicurandolo. A me piaci molto gli dissi; per me non è una novità quello che stiamo facendo, lo faccio raramente e solo con chi mi piace e con te l’ho desiderato forse dal primo momento che ti ho visto. Tu non hai mai giocato con un uomo? Usai a proposito il termine giocare per non creare imbarazzi. Giovanni inizialmente arrossì ed abbassò lo sguardo, poi guardandomi dritto negli occhi mi disse che non aveva mai fatto nessun ...